Nuoro: parcheggio subacqueo di auto rubate
Avevano trovato un modo "pratico" e poco costoso per rottamare autovetture, alcune delle quali rubate e riciclate: le buttavano in mare a circa un chilometro e mezzo dalla costa di Cala Liberotto in provincia di Nuoro. La polizia del capoluogo sardo ha denunciato 5 persone responsabili di ricettazione, truffa, furto, riciclaggio e inquinamento ambientale.
In una delle zone più ricche di flora e fauna marina della Sardegna, nel Golfo di Orosei, gli investigatori hanno trovato sul fondale marino, a circa 30 metri di profondità, una decina di carcasse di auto che prima di essere gettate in mare venivano smontate e rivendute a pezzi.
Il ritrovamento è avvenuto al termine di una serie di servizi di controllo del territorio, fatti anche attraverso perlustrazioni aeree, che hanno permesso di scoprire questo inusuale traffico illecito. Le indagini continuano per individuare altri complici dell'organizzazione che per trasportare a largo le auto e poi buttarle in mare utilizzava palloni galleggianti, trainati da imbarcazioni messe a disposizione di un diving center della zona.
Il fatto avveniva a pochi metri di distanza dall'oasi naturalistica di "Biderrosa" considerata una delle spiagge più suggestive dell'Isola creando quindi anche un considerevole danno ambientale che colpisce il centro costiero.
L'operazione denominata "Acquaparking" è stata condotta dagli agenti della polizia stradale di Nuoro, insieme agli uomini del reparto sommozzatori - che hanno girato il video che vi proponiamo - da un elicottero del reparto volo di Abbasanta e da un'imbarcazione della Polmare di Olbia.
- In collaborazione con Poliziamoderna.-
(modificato il 12/08/2009)