“;Tutti al mare”;: acque più calme se vigila la Polizia

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Acqua scooter della Polizia di StatoMare pulito, mare tranquillo, mare protetto e sicuro, sono queste le aspettative di bagnanti e vacanzieri che scelgono il mare come meta per le ferie d'estate. Mira proprio a declinare queste aspettative in sicurezza l'impegno della Polizia di Stato, garantendo controlli e vigilanza dalla spiaggia al mare.

E una volta in mare, il passaggio agli acqua-scooter in dotazione da 160 cavalli per una velocità di 60 nodi, è naturale anche per la Polizia delle Squadre nautiche, che cambia abiti e mezzi per tenere sott'occhio tutto lo specchio d'acqua.

Appartengono alla cronaca più recente il doppio salvataggio in mare a Palermo, tra Isola delle Femmine e Mondello, in cui i poliziotti hanno soccorso e trainato un'imbarcazione con tre persone a bordo e il motore in avaria, fino al porticciolo di Isola delle Femmine. Più complicato l'altro intervento scattato via radio da cinque passeggeri su una barca a vela, con l'ancora incagliata sui fondali davanti al golfo di Mondello, in balia del mare mosso e del forte vento. Il poliziotto dell'acqua-scooter si è dovuto immergere a una profondità di sei metri per disincagliare l'ancora del peso di 30 chili.

Non solo salvataggi nell'impiego degli uomini delle 44 Squadre nautiche, attenti anche ai reati più specifici del mare, come quelli della pesca. Ed è sempre a Mondello che due pescatori sono stati di recente contravvenzionati: il primo sorpreso a pescare munito di fucile subacqueo in una zona interdetta alla pesca; il secondo intento a catturare ricci tutti per sé sempre in zona vietata. Ma salate come l'acqua del bel mare siciliano sono state pure le multe scattate per entrambi, oltre al sequestro delle attrezzature da pesca, di oltre 1.032 euro a testa.

I problemi della vigilanza in mare sono tanti, a partire dal rispetto delle norme di navigazione che va dal semplice natante in acqua a chi invece le onde del mare preferisce cavalcarle a bordo di acqua-scooter, spesso troppo veloci e a ridosso di spiagge e bagnanti. Senza tralasciare l'ordinaria attività di polizia giudiziaria per tutti i reati più o meno gravi che si possono verificare ai danni di persone e cose quando, finalmente a riposo sotto gli ombrelloni, cala l'attenzione generale di tutti. Controlli che diventano poi più settoriali quando sono mirati alla corretta applicazione delle norme di sicurezza per i titolari degli stabilimenti balneari.

Ma come ci arriva poi la Polizia anche in spiaggia e tra gli ombrelloni? Con i mezzi più all'origine dell'uomo e della tecnica: a piedi e su due ruote. È questa la novità degli ultimi anni, la "pantera", che dal simbolo delle auto delle Squadre volanti in servizio per le città, si trasforma in "pantera a due ruote" per i poliziotti delle Squadre nautiche dislocate su tutto il territorio nazionale.

Niente da stupirsi allora se da Rimini a Catania, passando per Pesaro, Fano e Ascoli Piceno ci si imbatte in mountain-bike guidate da poliziotti in maglietta, pantaloncini e caschetto, riconoscibili per i colori e il logo della Polizia di Stato. Sono loro che attraversando lunghi tratti di spiaggia e limitrofe aree verdi effettuano quel servizio di controllo detto "di prossimità", perché più vicino ai cittadini e più rapido negli interventi.

"Tutti al mare" dunque, e insieme alla Polizia, perché il mare sia più tranquillo, protetto e sicuro.

06/08/2009
(modificato il 10/08/2009)