Pedopornografia: oscurati 59 siti internet
Quaranta perquisizioni effettuate, un uomo arrestato e 59 siti internet oscurati. È il bilancio dell'operazione contro la pedopornografia online, denominata "Graffiti", conclusa questa mattina in diverse regioni d'Italia.
Gli investigatori del Compartimento polizia postale e delle comunicazioni di Venezia hanno analizzato chat, newsgroup, programmi di file-sharing. Il controllo si è esteso anche agli acquisti online fatti dagli indagati, complessivamente 40 persone, di filmati e immagini che ritraevano bambini costretti a subire violenze.
L'uomo arrestato, trovato in possesso di migliaia di file scaricati, è un operaio ventinovenne residente nella provincia di Cremona.
Tra gli indagati anche personaggi apparentemente insospettabili, impiegati, professionisti, operai, sposati e con figli, ai quali è stata sequestrata una quantità enorme di apparecchiature informatiche.
Più di 100 cyber-poliziotti impegnati nella "navigazione" in Rete hanno simulato acquisti "sotto copertura" permettendo, in linea con i protocolli operativi del Centro nazionale di contrasto alla pedopornografia online, di oscurare 59 siti internet dove era possibile, per qualsiasi utente della Rete, procurarsi a pagamento video e immagini pedopornografiche.
Erano dei veri e propri "negozi virtuali" su internet dove si poteva acquistare materiale video attraverso una complessa procedura, pagando con carte di credito o con carte prepagate. "Di solito l"'offerta" giungeva ai destinatari attraverso spamming di posta elettronica - afferma il dirigente del Compartimento di polizia postale Ciro Pellone - e quindi l'acquirente contattava uno dei siti, tutti all'estero, per attivare la registrazione e quindi passare all'acquisto".