Roma: scienza e tecnologia per la sicurezza stradale
Scienza e tecnologia al servizio della sicurezza stradale con il “Laboratorio centrale automotive analytics and forensics” della Polizia di Stato, presentato oggi a Roma in piazza del Popolo, al Villaggio della legalità.
Alla conferenza, moderata dal giornalista Rai Filippo Gaudenzi, alla presenza del vice capo Vicario della Polizia Carmine Belfiore, hanno preso parte il direttore centrale per la Polizia stradale, ferroviaria e Reparti speciali della Polizia di Stato, Renato Cortese, il direttore del Servizio Polizia stradale, Santo Puccia, il sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Roma, Vincenzo Palumbo e il pro rettore vicario dell'Università di Foggia, Donatella Curtotti.
Nel corso dell'incontro sono state illustrate le attività del Laboratorio, istituito presso il servizio Polizia stradale, capace di analizzare i dati recuperati dalle centraline elettroniche, le cosiddette "scatole nere" presenti nei veicoli moderni e dalle analisi video; ciò permette una ricostruzione tridimensionale delle dinamiche degli incidenti stradali più complessi ai fini dell’accertamento delle responsabilità dei mezzi coinvolti.
L'attività del Laboratorio si avvale della collaborazione del mondo accademico e scientifico e in particolare con l'Università degli studi di Foggia che garantisce un costante aggiornamento scientifico, fondamentale per potenziare le tecnologie di analisi forense attraverso l'integrazione di strumenti avanzati a supporto delle indagini dell'Autorità giudiziaria.
In questo contesto di collaborazione, l'interazione con le università e l'Autorità giudiziaria ha inoltre permesso la definizione di protocolli e linee guida riguardanti i prelievi e gli accertamenti necessari nei casi di omicidio stradale e lesioni personali stradali gravi e gravissime.
Tra i recenti risultati finora conseguiti dal Laboratorio, si elencano 35 incidenti stradali complessi ricostruiti grazie ai dati estratti dalle centraline elettroniche; 18 attività di indagine condotte attraverso l'analisi dei dati recuperati dai sistemi integrati dei mezzi (infotainment) e dai dispositivi mobili e oltre 200 attività forensi realizzate dai 40 esperti che sono stati formati sul territorio nazionale.