Torino: latitante di ‘ndrangheta estradato in Italia

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squadra mobileSi era rifugiato in Georgia grazie all’aiuto di conoscenti che hanno appoggiato la sua latitanza, ma grazie alla collaborazione tra le due Polizie, nell’ambito del progetto I-CAN (Interpol Cooperation Against Ndrangheta), istituito per agevolare le ricerche di latitanti in ambito internazionale, è stato catturato ed estradato in Italia.

L’attività di ricerca e identificazione del latitante, condannato in un primo processo per associazione di stampo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, ricettazione e poi in un altro procedimento per accesso abusivo a sistemi informatici e tentate frodi informatiche, è stata possibile anche grazie al coordinamento del Servizio di cooperazione internazionale della direzione centrale Polizia criminale e dell’ufficio dell’esperto per la sicurezza presso l’ambasciata d’Italia di Tbilisi, capitale della Georgia.

Al suo arrivo in Italia, l’uomo ha trovato ad attenderlo i poliziotti della Squadra mobile di Torino, quelli del Servizio centrale operativo e la Polizia stradale di Cuneo e i carabinieri del Nucleo investigativo di Cuneo che lo hanno arrestato.

Nei suoi confronti erano state emesse diverse ordinanze di custodia in carcere all’esito di una complessa attività Investigativa che ha consentito di affermare l’esistenza del “locale” di ‘ndrangheta di Bra (Cuneo) i cui componenti erano specializzati nel traffico di sostanze stupefacenti, le estorsioni e le rapine. Al vertice del gruppo criminale una famiglia originaria del comune reggino di Sant’Eufemia d’Aspromonte che si è insediata da anni in quel territorio del Piemonte.

Serena Felici

 

08/11/2023
(modificato il 12/12/2023)
Parole chiave:
latitante - Torino - estradizione