Fabbricava buste esplosive, arrestato anarchico a Torino
Arrestato dagli uomini della Digos di Torino un 40enne, militante anarchico, responsabile di fabbricazione, detenzione e porto in luogo pubblico di ordigno esplosivo.
L’arresto eseguito in collaborazione con la Digos di Verona è stato il risultato delle indagini svolte per l'operazione “Scintilla” dello scorso febbraio, durante la quale furono arrestati 6 militanti riconducibili al centro sociale “Asilo”.
Nel corso della perquisizione nell’abitazione dell’indagato è stato sequestrato materiale utile alle indagini.
In particolare, è stato possibile ricondurre all’associazione anarchica 21 attentati: 15 sono stati compiuti attraverso l’invio di plichi postali esplosivi a ditte e società impegnate nella gestione dei centri per i rimpatri con sedi a Torino, Bologna, Milano, Roma, Bari, Ravenna; 6 attentati sono stati invece compiuti attraverso ordigni rudimentali (taniche di benzina con innesco esplosivo) messi davanti gli uffici di “Poste Italiane” di Torino, Bologna e Genova.
Ulteriori indagini della Digos hanno consentito di attribuire all’indagato la fabbricazione materiale del plico esplosivo indirizzato ad una società di ristorazione a Roma.
L’ordigno, contenuto in una busta, era costituito da un sistema di attivazione con batteria ed innesco mediante una lampadina alogena con carica esplosiva formata da circa 22 grammi di polvere pirotecnica. L’ordigno sarebbe esploso con l’apertura della busta.
Il DNA trovato sul sistema di attivazione del congegno esplosivo ha consentito agli investigatori l’identificazione dell’attentatore.
La persona arrestata, inoltre, era coinvolta anche nella manifestazione che a Torino ha espresso la protesta per gli arresti effettuati con l’operazione “scintilla” e lo sgombero dello storico centro sociale “Asilo”. Insieme ad altri manifestanti l’arrestato fu bloccato e denunciato per il possesso di caschi, maschere antigas, mazze, bottiglie con liquido infiammabile, biglie e bocce di ferro, abbigliamento per travisarsi e medicinali per lenire gli effetti dei gas lacrimogeni.
Olivia Petillo