“Parità e sicurezza”: dibattito a Montecitorio per i 60 anni delle donne in Polizia

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In occasione del 60° anniversario dell'ingresso delle donne in Polizia, a Palazzo Montecitorio si è svolto l'incontro “Parità e Sicurezza”, durante il quale si è parlato di violenza di genere e del ruolo delle donne nella Polizia di Stato.

La vicepresidente della Camera Maria Rosaria Carfagna che ha voluto fortemente l’incontro, ha dedicato l’appuntamento a Emanuela Loi la prima donna a rimanere uccisa in servizio.

All’evento moderato dalla giornalista Laura Chimenti hanno partecipato il capo della Polizia Franco Gabrielli, i vice capo Antonio De Iesu, Alessandra Guidi e Vittorio Rizzi; Nunzia Ciardi direttore della Polizia postale e Maria Luisa Pellizzari direttore degli Istituti d’istruzione.

Prima di prender posto nella Sala della Regina, gli ospiti hanno potuto ammirare una mostra fotografica che celebra l’Anniversario con foto storiche delle donne poliziotto. L’incontro ha avuto inizio con una breve introduzione all’argomento dell’onorevole Carfagna con il prefetto Gabrielli che ha dichiarato che “Da anni abbiamo intrapreso campagne di sensibilizzazione grazie alle colleghe che lavorano negli Istituti di istruzione e abbiamo investito sulla formazione". Qualche mese fa è partito il primo corso di formazione, organizzato dal Servizio centrale anticrimine, per gli operatori delle divisioni anticrimine sulla misura di prevenzione personale dell'ammonimento del questore e sul corretto rapporto con le vittime e con l'autore. Il capo della Polizia Franco Gabrielli ha continuato sostenendo che “Tutte le volte che lasciamo cadere una richiesta di aiuto, una denuncia di una donna che vive una condizione di sofferenza, noi abbiamo compiuto due delitti: lo abbiamo compiuto nei confronti di quella donna che sta chiedendo aiuto, ma lo abbiamo compiuto inevitabilmente nei confronti delle tante donne che potrebbero porsi nella condizione di superare la condizione di sofferenza e quindi di chiedere aiuto”.

Il Prefetto ha concluso ricordando che i reati di genere sono reati odiosi che non dovrebbero mai albergare in una società civile. Oggi il ruolo delle donne è cambiato con qualifiche anche superiori rispetto al passato; la loro presenza è un valore aggiunto in tutti i Reparti, infatti agli inizi le ispettrici e le assistenti di Polizia, venivano impiegate esclusivamente per i reati in cui erano coinvolti donne e bambini.
Nel corso dell’incontro è stato proiettato un video realizzato per l’occasione con l’intervista molto rappresentativa a due donne poliziotto: una in servizio ed una in pensione. Di seguito è stata proiettata la testimonianza di una donna, madre di due figli, vittima della furia del marito.

A conclusione del dibattito, la moderatrice Laura Chimenti ha letto una poesia dell’artista Frida Kahlo e poi gli ospiti, spostandosi sulla piazza di Montecitorio, hanno potuto vedere l’auto d’epoca Fiat 1100 utilizzata dalla Polizia femminile nel passato. In piazza era presente, inoltre, il camper del progetto “Questo non è amore”, la campagna informativa contro la violenza sulle donne, ideata e promossa dalla Polizia di Stato.

Olivia Petillo

03/06/2019
(modificato il 04/06/2019)