Premiati a Spoleto i vincitori di “PretenDiamo legalità”

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Si è svolta stamattina a Spoleto, presso l’Auditorium dell’Istituto per sovrintendenti della Polizia di Stato la premiazione della 2^ edizione del concorso “PretenDiamo legalità, a scuola con il Commissario Mascherpa”.

Ricordiamo che il commissario Mascherpa è il protagonista del graphic novel, edito in esclusiva dal mensile ufficiale della Polizia di Stato PoliziaModerna.

Alla cerimonia era presente il capo della Polizia Franco Gabrielli che ha premiato le 6 scuole vincitrici.

Presenti in sala circa 180 studenti accompagnati dagli insegnanti e dai tutor delle Questure e provenienti da 5 province italiane tra quelle che hanno aderito all’iniziativa.

I ragazzi, arrivati ieri sono stati ospitati nella Scuola e hanno vissuto una giornata da poliziotti. Sveglia di mattina presto, colazione tutti insieme in mensa, gomito a gomito con i colleghi in divisa, alzabandiera, dimostrazioni operative, anche della squadra cinofili e visita al museo delle auto storiche allestito per l’occasione.

L’evento è stato presentato dall’attrice Emanuela Aureli e dal campione di scherma delle Fiamme oro Stefano Pantano che hanno invitato man mano sul palco i vincitori delle varie categorie alternandoli con la proiezione di video e lo spot “PretenDiamo legalità”.

Nel corso del suo intervento a proposito del tema del concorso “PretenDiamo legalità” il prefetto Gabrielli ha ricordato come “Pretendere è un verbo non particolarmente garbato a volte ha un’accezione negativa però ci sono due messaggi che colgo, il primo è la parte terminale del verbo sottolineata graficamente”. Diamo legalità è infatti per il capo della Polizia uno stimolo a dare l’esempio nelle cose che facciamo, il secondo messaggio è che “La legalità non è soggetta a nessun compromesso. Il comportamento che pretendiamo-ha continuato il Prefetto-dagli altri deve esser improntato alla legalità.”

A proposito delle regole il capo della Polizia ha detto che “A volte quando siamo stati ragazzi abbiamo vissuto il tema delle regole come un ostacolo, un impedimento per fare le cose che ci piacciono, e poi abbiamo imparato sulla nostra pelle che le regole sono le vere condizioni di libertà”.
Franco Gabrielli ha poi concluso affermando che spesso “Si immagina che le grandi cose fanno la differenza ma questo è un alibi, si immagina sempre che siano gli altri e che siano le grandi cose che facciano la differenza mentre invece tanti piccoli comportamenti di ognuno di noi consentono a tutti di vivere una vita migliore”

Sul palco anche tanti ospiti; tra questi i campioni olimpici Roberto Cammarelle e Valentina Vezzali.

Era presente anche il direttore artistico del museo del fumetto di Cosenza, Luca Scornaienchi autore delle sceneggiature del fumetto del commissario Mascherpa.

I ragazzi si sono cimentati nelle arti grafiche, letterarie e figurative del Progetto nato dalla collaborazione tra la Polizia di Stato e il Miur.

A intervallare la premiazione nelle varie categorie, le canzoni dell’agente Sebastiano Vitale, in arte Revman, che compone e canta canzoni rap che hanno come contenuto il tema della legalità, e le performance di Emanuela Aureli.

Olivia Petillo

14/05/2019
(modificato il 15/05/2019)
Parole chiave:
progetto - Miur - Franco Gabrielli - legalità