Postale: presentato il libro “La violenza in un clic”

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È stato presentato stamattina al Polo anticrimine di Roma, presso la sala Giovanni Palatucci, il libro dal titolo “La violenza in un clic”: un percorso conoscitivo e pratico sul tema della violenza in Rete compiuta e subita dai giovani attraverso il cyberbullismo e adescamento online.
Nel libro vengono trattati i vari aspetti legati alla prevenzione e al contrasto di atteggiamenti tenuti negli atti di cyberbullismo; vengo affrontati anche tutti quei fenomeni che tra i giovani, potrebbero trasformarsi in reati online.

Presente all’evento il capo della Polizia Franco Gabrielli, il capo del Dipartimento per la giustizia minorile Gemma Tuccillo, il Garante dei diritti dell’infanzia Filomena Albano.

Curatori del volume, il direttore delle Specialità della Polizia di Stato Roberto Sgalla e la professoressa Anna Maria Giannini de La Sapienza Università di Roma.

Dopo il lancio del docufilm “La stagione ritrovata” la giornalista Helga Cossu, moderatrice della tavola rotonda ha dato il via al dibattito a cui hanno preso parte, inoltre, il direttore del Servizio Polizia postale, Nunzia Ciardi e altri esperti della Specialità, del Dipartimento per la giustizia minorile, dell’Azienda sanitaria locale Roma 1 ed il rappresentante Unicef.

Il prefetto Gabrielli, durante il suo intervento ha dichiarato che "Per affrontare questi temi è importante riflettere sull'importanza dell'approccio culturale. La repressione c'è e ci deve essere ma è successiva. La vera medicina è quella preventiva che si basa sui comportamenti e sulla corretta modalità con la quale viviamo. I problemi vanno conosciuti, studiati” e di seguito ha concluso “Bisogna essere veloci nell'affrontarli ma in maniera sapiente. La complessità dei problemi oggi impone un approccio condiviso, è necessario fare rete".

Il volume espone inoltre i risultati di una ricerca scientifica dal titolo “Quanto condividi?”: gli incontri della Polizia postale sui temi del rischio online sono diventati, infatti, una raccolta di dati e hanno contribuito alla realizzazione del testo.

Durante gli incontri sono stati più di 2 mila i questionari assegnati a ragazzi di età compresa tra i 14 e i 17 anni, residenti in 10 fra le città più importanti di Italia.

In essi sono stati raccontati casi tristemente reali di prepotenze online, di sexting, di adescamento in Rete, usandoli come scenari sui quali i giovani hanno espresso giudizi e convinzioni utili a comprendere pienamente perché si consideri possibile l’aggressione virtuale, lo scherno via Web e la fine della riservatezza sui social.
I proventi della vendita del libro saranno destinati al Fondo assistenza della Polizia di Stato.

Olivia Petillo

18/12/2018
(modificato il 19/12/2018)