A Genova sequestrati 270 chili di eroina

CONDIVIDI

 

Erano nascosti all'interno di container nel porto di Genova e provenivano dall'Iran i 270 chili di eroina sequestrati dalla Squadra mobile di Genova.

L’operazione di sequestro risale al 17 ottobre scorso ed è stata eseguita in collaborazione con il personale dell'Agenzia delle dogane al termine di un’indagine che ha consentito di effettuare il più grosso sequestro di eroina degli ultimi venti anni.

L'indagine è nata sulla scorta d’informazioni analizzate e trasmesse tra la Direzione centrale per i servizi antidroga e il Servizio centrale operativo (Sco) ed è stata coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia.

La nave “Artabaz” era partita dal porto iraniano di Bandar Abbas alla volta della Turchia e dell’Europa, toccando i porti di Amburgo, Valencia e Genova.

Dalla nave, a Genova, erano stati fatti sbarcare 31 container e dall’esame delle loro polizze di carico, 3 apparivano di particolare interesse; trasportavano bentonite, un minerale argilloso in polvere destinati nella Repubblica Ceca.

In effetti i tre container nascondevano un carico enorme di eroina.
In accordo con la Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo di Genova gli investigatori hanno sequestrato gran parte della droga contenuta all’interno lasciando una parte nascosta per capire quale fosse la sua destinazione.

Per la prima volta è stata fatta una richiesta dall’Italia di un Ordine di indagine europeo, indirizzato a vari Stati (Svizzera, Lussemburgo, Francia, Germania, Belgio ed Olanda) e gli agenti sono stati autorizzati così ad effettuare una consegna controllata transnazionale.

Alcuni giorni dopo, la droga è stata caricata su un tir e ha iniziato il suo viaggio. Seguita, in incognito, dalla Polizia italiana, ha attraversato la Svizzera, la Francia, il Belgio fino ad arrivare il 2 novembre scorso  in Olanda, a Roosendaal.

Il tir veniva fatto entrare in un magazzino, apparentemente in disuso, situato a un indirizzo diverso da quello presente sulla documentazione di viaggio.

A quel punto gli agenti della polizia italiana e quelli olandesi hanno fatto irruzione all’interno arrestando le 2 persone presenti.

Le indagini proseguono al fine di risalire all’intera filiera che gestisce i traffici di droga che vedono il porto di Genova confermarsi, ancora una volta, quale importante crocevia per l’introduzione dei carichi di stupefacente, destinato anche al resto di Europa.

Olivia Petillo

08/11/2018