Gabrielli in Sicilia per l’intitolazione della questura di Agrigento a Beppe Montana

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In occasione della “Giornata in ricordo delle vittime delle mafie” il capo della Polizia, Franco Gabrielli questa mattina si è recato in Sicilia, nelle provincie di Agrigento ed Enna.

Accolto all’aeroporto di Palermo dal questore della città Renato Cortese, Gabrielli ha poi raggiunto Agrigento per far visita alla stele commemorativa del giudice Rosario Livatino in contrada Gasena; in città il Prefetto ha incontrato Annalisa Cianchetti, ex ispettore della Polizia di Stato e attualmente assessore regionale alle politiche sociali e Calogero Giarratana, ex agente delle volanti e medaglia d’argento al valor civile.

Giarratana dopo esser intervenuto in soccorso di un ragazzo ferito a causa di un’esplosione di una cabina elettrica, dopo aver messo in salvo il giovane e fatto allontanare i presenti è stato vittima di una seconda esplosione in cui è rimasto ustionato gravemente.

In seguito, nella chiesa di San Pietro, all’interno nello “Spazio Temenos”, si è svolto un convegno dedicato alla memoria del commissario Giuseppe Montana, capo della sezione “catturandi” della Squadra mobile di Palermo, ucciso a Porticello, Palermo il 28 luglio 1985, in un agguato mafioso.

Nel corso dell’incontro si sono alternati gli interventi del questore Maurizio Auriemma, del sindaco Calogero Firetto, di Gerlando Montana, fratello di Giuseppe,  del procuratore della Repubblica Luigi Patronaggio e infine quello del prefetto Gabrielli. Nel suo discorso il capo della Polizia ha dichiarato: "Montana, Antiochia, Cassarà sono per noi un esempio. Loro e troppi altri cittadini con funzioni pubbliche hanno svolto il loro mandato fino alla fine con onore e disciplina (art.54 Costituzione) anche sapendo di essere obiettivi di un'organizzazione spietata". (Foto)

Al termine del convegno, in questura si è svolta la cerimonia di intitolazione in memoria del commissario Beppe Montana proprio della struttura che ospita la questura; contemporaneamente è stato presentato l’annullo filatelico di Poste Italiane in memoria del Commissario. A seguire nel piazzale è avvenuta anche la piantumazione dell’albero dedicato alle vittime della mafia.

Gli impegni del prefetto Gabrielli sono proseguiti nel pomeriggio, dove a Enna ha prima incontrato il prefetto della città, Maria Rita Leonardi e i comandanti provinciali dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza e poi i funzionari e una rappresentanza dei poliziotti in servizio nella provincia ennese.

Olivia Petillo

21/03/2018
Parole chiave:
agrigento - enna - mafia - vittime - beppe montana