Ragusa: operazione “Free fuel”, 15 arresti e 65 denunciati

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Sono 15 i ricettatori e contrabbandieri di carburante individuati e arrestati oggi dagli uomini della Squadra mobile di Ragusa al termine di un’indagine che ha portato anche alla denuncia in stato di libertà di altre 65 persone.

L’operazione è stata eseguita anche nelle provincie di Siracusa, Catania, Caltanissetta e Torino.

L’attività investigativa è partita dopo la segnalazione dell’amministratore delegato di un’impresa specializzata nel commercio all’ingrosso di prodotti petroliferi, che denunciava furti di carburante per oltre un milione di litri annui.

Durante l’indagine gli investigatori hanno analizzato il dettaglio dei trasferimenti del carburante, le soste, e le abitudini degli autotrasportatori.

Il sistema criminale sembrava infallibile: gli arrestati riuscivano a rubare e poi a rivendere il carburante senza che né l´azienda fornitrice né quella incaricata del trasporto si accorgessero degli ammanchi che arrecavano un danno anche ai consumatori finali ai quali veniva aumentato il prezzo della benzina.

Gli autisti, subito dopo aver fatto rifornimento alle raffinerie di Augusta, erano soliti andare presso una grande officina di Tir, dove c’era anche un autolavaggio industriale.

Grazie alle intercettazioni, appostamenti e riprese video, è emerso che era proprio all´interno dell´azienda di manutenzione camion che avvenivano sia il furto che la ricettazione. (Video)

Come avveniva il furto

Una volta all’interno dell’officina, gli autisti scaricavano parte del carburante che avevano all´interno dei serbatoi del camion, cioè quelli che servivano ad alimentare il motore della motrice. Questi serbatoi contengono fino a 2mila litri, quindi un ammanco di 200 o 400 litri era sempre giustificabile come maggiorazione di consumi.

Un altro sistema era quello di prelevare il carburante direttamente dalle cisterne, attribuendo l’ammanco alla tolleranza accettata, dovuta all´evaporazione e all´aumento del volume in base alle temperature. Giocando su questa tolleranza riuscivano a sottrarre altre centinaia di litri.

Un’altra tecnica era quella di avere la compiacenza di alcuni distributori, ai quali veniva scaricato carburante in più, rubato sempre dai serbatoi del camion, che in teoria avrebbero dovuto essere sigillati.

I 65 denunciati sono i clienti dei ricettatori; sono quasi tutti residenti nel siracusano e appartengono a tutte le classi sociali. Alcuni di loro erano soliti ordinare grossi quantitativi di carburante pagandolo ad un prezzo molto inferiore rispetto a quello di mercato.

11/11/2016
Parole chiave:
ragusa - squadra mobile