Genova: operazione antimafia “I conti di Lavagna”

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Sono ritenuti appartenenti alla 'Ndrangheta calabrese ma da anni residenti in Liguria e sono accusati di traffico illecito di rifiuti, stupefacenti, usura e riciclaggio di denaro di provenienza illecita.

Stamattina otto persone sono finite in manette e tre sottoposte a misure cautelari nell’operazione antimafia chiamata “I conti di Lavagna” (Video), condotta dalla Squadra mobile di Genova e dal Servizio centrale Operativo (Sco).

Tra gli arrestati, posti ai domiciliari, vi sono anche il Sindaco ed uno dei consiglieri in carica del comune di Lavagna vicino Genova, nonché un ex parlamentare del luogo, al quale è contestato il reato di abuso  d’ufficio.

Sequestrati numerosi beni mobili, immobili, depositi bancari e società commerciali a disposizione degli associati alla 'Ndrina “Rodà-Casile” di Condofuri in provincia di Reggio Calabria, per un valore di circa due milioni di euro; inoltre il sequestro ha interessato anche un sito di stoccaggio di rifiuti di Lavagna gestito dalla famiglia Nucera, i cui componenti sono ritenuti operativi nel levante ligure.

Gli investigatori hanno riscontrato gravi violazioni della normativa ambientale per lo sversamento in discarica di consistenti quantitativi di rifiuti solidi urbani pericolosi. L’indagine ha appurato l’esistenza della relativa falsa documentazione.

Inoltre, sono ancora in corso accertamenti per verificare possibili irregolarità amministrative ed edilizie anche in bar e chioschi della stessa cittadina, gestiti da persone vicine agli arrestati.

20/06/2016