Modena: Operazione "Fossalta"
La Polizia di Stato di Modena ha eseguito un’ordinanza di misure cautelari emessa dal locale Tribunale nei confronti di 12 cittadini di nazionalità albanese, ritenuti responsabili, a vario titolo, di una serie di reati, comprendenti: tentato omicidio, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, cessione di sostanze stupefacenti, in particolare nella zona est di Modena. L’indagine ha avuto origine dalla sparatoria avvenuta tra due autovetture in via Emilia Est, in località Fossalta, il 5 aprile 2018. L’episodio era stato immediatamente inquadrato dagli inquirenti come legato a contrasti nella gestione del territorio da parte di cittadini albanesi dediti allo sfruttamento della prostituzione. A seguito di una complessa attività d’indagine, è stata scoperta una scissione all’interno del gruppo iniziando una lotta tra la vecchia e la nuova fazione per la spartizione del territorio. Nel corso dell’attività sono state individuate alcune donne sfruttate dagli arrestati, molte delle quali assoggettate con l’uso di metodi violenti per lavorare su strada o a casa dalle serali sino alle prime luci dell’alba. Il controllo dell’attività di prostituzione era costante da parte degli sfruttatori: durante tutta la sera e la notte le giovani albanesi e ucraine, reclutate direttamente nelle loro nazioni di origine, venivano osservate costantemente in lontananza e con l’obbligo di avvisare i loro “protettori” dei propri spostamenti anche tramite messaggi criptati poi decriptati dagli investigatori. Nessuno era in possesso di permesso di soggiorno, sfruttatori e sfruttate utilizzavano i novanta giorni loro garantiti dal visto turistico, per poi rientrare nel paese d’origine alla scadenza del periodo e ritornare in Italia dopo soli tre o quattro giorni.
(modificato il 22/06/2019)