Scuola superiore di Polizia: “Stati generali sui Diritti umani”
Si è svolto questa mattina alla Scuola superiore di Polizia a Roma, il primo incontro degli “Stati generali sui Diritti umani” promosso dal Dipartimento della pubblica sicurezza del ministero dell’Interno.
Hanno partecipato a questa prima sessione tutti gli attori istituzionali nazionali che si occupano, a diverso titolo, della promozione e tutela dei diritti umani, nonché della lotta a ogni forma di discriminazione ed espressione di odio.
All’avvio dei lavori, sono intervenuti l’onorevole Martina Semenzato, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere, la senatrice Stefania Pucciarelli, presidente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei Diritti umani e il capo della Polizia Vittorio Pisani.
Nel suo saluto introduttivo il Capo della Polizia ha sottolineato l’importanza del concorso di tutti i soggetti istituzionali che, sul tema della discriminazione, hanno avviato un percorso di crescita valoriale, condiviso con l’Arma dei carabinieri, destinato agli addetti ai lavori e ai giovani che, dal prossimo anno scolastico, saranno coinvolti nelle “giornate di legalità” promosse dalla Polizia di Stato. Il prefetto Pisani ha evidenziato come sia necessario che, accanto a diritti da tutelare, vi sia il dovere di evitare comportamenti discriminatori, caratterizzati spesso, anche da parte dei minori, dall’uso della violenza. Inoltre, ha auspicato una sempre maggiore standardizzazione delle procedure sia a tutela delle vittime, che vanno accolte e supportate, sia per le attività di indagine.
A conclusione dei lavori, il vice capo vicario della Polizia, nonché presidente dell’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori (Oscad) Vittorio Rizzi, ha posto a fattor comune i qualificati interventi succedutisi nel corso della giornata concludendo le attività con un momento di sintesi finale: “Gli Stati generali sui diritti umani hanno rappresentato un momento di condivisione dei saperi e delle esperienze in tema di tutela e di promozione dei diritti umani. In Italia la presenza di tutti gli attori istituzionali e delle Authority indipendenti ha consentito di poter fare il punto sullo stato di salute dei diritti umani nel nostro Paese e di fornire al decisore politico ogni utile elemento per la costituzione di una “National Human rights Institution”. L’evento, voluto dal Dipartimento della pubblica sicurezza del ministero dell’Interno, rappresenta anche la maturità democratica delle Forze di polizia, con la piena consapevolezza che libertà e democrazia si devono necessariamente coniugare con il più rigoroso rispetto dei principi di legalità, in un’ottica che metta sempre e comunque al centro la difesa dei diritti umani, intesi come quei diritti che spettano a ciascun essere umano per il solo fatto di essere nato”.
Leonardo Bruno