Luigi Ferrari

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Luigi FerrariNasce a L'Aquila nel 1888.

Entra in magistratura nel 1912. Nel 1934 è sostituto procuratore generale della Corte d'appello di Roma; nel 1940 è sostituto procuratore generale della Suprema Corte di Cassazione e in seguito procuratore generale di Roma.

In un difficile momento storico è nominato Capo della Polizia il 1 agosto 1944, su indicazione del re. Metà Italia è ancora occupata dai nazisti mentre nella metà liberata la mancanza di generi alimentari e di lavoro provoca proteste che a volte sconfinano nella rivolta. Senza dimenticare il fenomeno del banditismo al sud.

Inizia a riorganizzare i servizi di polizia nella capitale. Per fronteggiare le emergenze, destina alle dipendenze del questore i servizi statali e municipali.
I compiti sono di proteggere la vita e le proprietà dei cittadini, le opere d'arte e religiose nonché di far rispettare attentamente le disposizioni emanate dall'amministrazione militare alleata.

Il 2 novembre 1944 è istituito con decreto legislativo luogotenenziale il Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza. Il decreto precisa che gli appartenenti al Corpo si devono considerare in servizio permanente e non può essere impiegato in funzioni diverse da quelle d'istituto.

Con una circolare richiama il personale ai valori della democrazia, di dedizione alla patria e di libertà affidati in questo momento alle forze di polizia.

Nel 1945 il problema dell'ordine pubblico è drammatico. Il ripristino della sovranità dello Stato si scontra con le autonomie separatiste al sud mentre al nord, dopo il 25 aprile che ha liberato l'Italia dai nazisti, si registrano molti omicidi a causa degli strascichi degli scontri tra partigiani e formazioni fasciste.

Riorganizza la direzione generale della P.S. e i quadri direttivi delle questure con personale di carriera. Aumenta l'organico arruolando ufficiali e partigiani provenienti dalla resistenza, dall'esercito o da organismi disciolti della vecchia polizia come la Pai (Polizia dell'Africa Italiana), che si sono schierati con la lotta di liberazione. Della Pai aveva fatto parte Maurizio Giglio che tiene i collegamenti tra i partigiani e gli alleati. Muore trucidato alle Fosse Ardeatine dopo sette giorni di torture per essersi rifiutato di denunciare i capi della sua rete clandestina.

Riaffida alle strutture centrali e periferiche della P.S. i compiti specialistici che erano stati assunti dalla Milizia, per ritrovare la capacità di affrontare fenomeni nuovi che irrompono sulla scena di un Paese in ricostruzione. Con centinaia di migliaia di sfollati in cerca di case cibo e lavoro che percorrono con ogni mezzo strade dissestate e prendono d'assalto una rete ferroviaria precaria.
Nel 1945 è istituita una divisione di polizia ferroviaria presso la direzione generale di P.S.. Presso la questura di Milano invece è istituita la prima sezione di polizia stradale. In breve ne sono operative 72 con formazione specialistica del personale.
Nel campo dell'ordine pubblico si vuole limitare il più possibile l'uso di armi da fuoco e, accogliendo in parte i suggerimenti di un colonnello della polizia militare inglese, è adottato lo sfollagente. Nasce la Celere, che si sposta a bordo delle Jeep donate dall'esercito USA, una struttura concepita per far fronte ad ogni emergenza legata all'ordine pubblico.

E' un periodo di forti tensioni. Lo sforzo congiunto del governo e dei sindacati contribuisce a ristabilire il pieno controllo dell'ordine pubblico, nonostante forti scontri in alcune città come Genova, Torino e Napoli.

Termina il suo mandato il 12 settembre 1948.

20/01/2011
(modificato il 10/05/2019)
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