Operazione "Time out": partite di basket truccate, indagini della Postale di Reggio Calabria

CONDIVIDI

Il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Reggio Calabria ha eseguito la misura cautelare della interdizione dai pubblici uffici nei confronti dei vertici del tempo del Comitato Italiano Arbitri GARIBOTTI GIOVANNI, quale Presidente, GIOVANNI BATTISTA MONTELLA, quale responsabile del Settore Commissari Speciali ed ALESSANDRO CAMPERA, quale designatore dei Commissari Speciali. Gli stessi, indagati per i reati previsti e puniti dagli artt. 416-323 c.p. ed art. 1 co.1, L. 401/89 (associazione per delinquere finalizzata all'abuso d'ufficio ed alla frode in competizioni sportive), sono stati denunciati dopo un anno e mezzo di indagini, insieme a 53 arbitri e commissari, appartenenti al CIA, organo tecnico della Federazione Italiana Pallacanestro. Le indagini riguardano anche alcuni presidenti di squadre che richiedevano l'invio di arbitri "compiacenti". I reati contestati sono abuso d'ufficio e frode in competizioni sportive per avere, nelle stagioni sportive 2007/2008 e 2008/2009, condizionato le graduatorie arbitrali e condizionato alcune gare del campionato di Basket. Gli arbitri ed i commissari indagati, residenti in svariate regioni italiane, appartengono alle categorie A dilettanti maschile - A1 femminile; B maschile-A2 femminile, C maschile - B Femminile. Nei giorni scorsi la Polizia Postale di Reggio Calabria ha acquisito una ingente mole di documenti presso la Federazione Italiana Pallacanestro, con sede in Roma, relativa agli anni agonistici che vanno dal 2006 ad oggi, ancora al vaglio degli inquirenti. Dalle indagini esperite è emerso che negli ultimi anni il sistema delle valutazioni degli arbitri era pesantemente condizionato dai tre soggetti sopraindicati, i quali, già prima delle partite, stabilivano i voti da dare agli arbitri designati, decidendo quindi, a priori, senza tener conto della prestazione effettuata dagli stessi, e già all'inizio dell'anno, chi degli arbitri dovesse salire o retrocedere. Le indagini sono state avviate nella seconda metà del 2007, dopo che alcuni arbitri (1 di Reggio Calabria, 1 di Caserta, 1 di Pesaro) danneggiati dal predetto sistema, attraverso delle mail, denunciavano che erano stati vittime di un sistema corrotto e l'esistenza di una organizzazione orientata a condizionare giudizi ed arbitraggi. I primi fatti reato sono stati commessi durante una partita svoltasi a Reggio Calabria nel settembre 2007. La Procura di Reggio Calabria ha quindi delegato la Polizia Postale ad identificare gli arbitri autori della mail e chiedere conferma agli stessi del contenuto. Gli arbitri interpellati confermavano il tutto ed a seguito di ciò veniva avviata attività investigativa di tipo tradizionale nonché intercettazioni telefoniche e telematiche in un arco temporale complessivo di circa un anno, che fornivano rilevanti riscontri positivi al quadro indiziario emerso. L'attenzione dapprima si è incentrata sulla modalità e la tempistica nelle decisioni sui voti da attribuire agli arbitri da parte dei vertici del Comitato Italiano Arbitri. Va evidenziato che tali decisioni sono determinanti per l'avanzamento in carriera di alcuni e per la penalizzazione e retrocessione di altri. Dallo sviluppo delle indagini è emerso in modo chiaro che il sistema era fortemente influenzato dai predetti, i quali penalizzavano gli arbitri non consenzienti alle loro indicazioni, facendoli retrocedere ed invece favorendo quegli arbitri che si attenevano alle disposizioni ricevute. Detto sistema ha peraltro consentito ai tre responsabili, attraverso arbitri consenzienti, di favorire alcune squadre a danno di altre, determinando promozioni e retrocessioni di compagini sportive. Gli incontri oggetto d'indagine, allo stato, riguardano alcune squadre delle regioni Toscana, Umbria e Sicilia. L'attività investigativa, che prosegue in maniera serrata, si sta sviluppando adesso con l'audizione di tutti i soggetti coinvolti o comunque informati dei fatti, ivi compresi i presidenti di alcune squadre, dalle cui dichiarazioni si attendono sviluppi. Sono infatti numerose le persone sentite, alcune delle quali si sono presentate spontaneamente presso il Compartimento di Reggio Calabria.

29/04/2009
Parole chiave: