L'Aquila: reportage dei soccorsi
Prosegue l'attività di soccorso in Abruzzo da parte delle forze dell'ordine impegnate sui luoghi colpiti dal terremoto la notte del 6 aprile. Settemila sono le persone al lavoro tra le macerie per la ricerca dei dispersi che al momento attuale sono ancora 15, mentre il numero dei morti è salito a 228. I feriti sono oltre 1.500.
Per ospitare gli sfollati, sono stati trovati oltre 10 mila posti letto negli alberghi della costa abruzzese, ma a seguito degli arresti per i furti tra le macerie già compiuti nella giornata di ieri, il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha riferito che "molti hanno deciso di dormire nella propria auto: si tratta di una loro scelta comprensibile per il timore degli sciacalli". E' senza sosta anche l'attività di prevenzione degli episodi di sciacallaggio di centinaia di operatori della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza inviati appositamente in Abruzzo e concentrata sui luoghi più colpiti dal terremoto.
Ma la macchina dei soccorsi attiva ormai a pieno regime, prevede per oggi l'arrivo di cucine da campo e l'agibilità di 7 mila tende, di cui 4 mila già pronte, garantendo per le giornate future un totale di 40 mila posti letto.
Sul sito del ministero dell'Interno è possibile prendere visione di un vademecum del Dipartimento della protezione civile in cui si forniscono utili consigli alle popolazioni colpite dal terremoto, sui comportamenti da adottare in occasione di tali calamità.
Sul posto è presente anche oggi il vice capo vicario Nicola Izzo, per coordinare l'attività delle forze dell'ordine impegnate nell'emergenza.