Immigrazione: tratta di esseri umani dal Pakistan in Europa

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un poliziotto durante un controllo di uno stranieroMosca e Bratislava (Slovacchia) erano le città di snodo dei viaggi con i quali un'organizzazione criminale - sgominata oggi dalla Polizia di Udine - ha portato centinaia di immigrati da India, Pakistan e Afganistan in Europa.

Sono state arrestate stamattina nel corso di un'operazione internazionale 8 persone destinatarie di mandati di arresto europeo. Le rotte del traffico di clandestini sono state ricostruite dalla Squadra mobile della questura del capoluogo friulano, grazie a un delicato lavoro di indagine iniziato nel 2007. La collaborazione dell'Interpol, del Servizio centrale operativo, della polizia slovacca e di quella ceca, ha permesso agli investigatori di riuscire a ricostruire la struttura dell'organizzazione e le sue modalità operative. Durante le indiagini ci sono stati anche contatti e scambi di informazione tra la polizia italiana l'Fbi americana e il Soca britannico.

I clandestini venivano reclutati soprattutto nel Punjab (indo-pakistano) e poi trasferiti (con visti regolari) a Mosca; qui erano sistemati in appartamenti e poi portati in Ucraina, in un centro profughi di Mukacevo, da dove venivano smistati verso altri tre campi profughi (in Ungheria, Romania e Slovacchia) o in appartamenti a Bratislava, tutti gestiti dall'organizzazione. La prosecuzione del viaggio, e quindi il traffico di esseri umani, era sempre condizionata dal pagamento anticipato della tratta successiva. Per un viaggio dal Punjab in Europa gli immigrati pagavano cifre tra i 12 mila e i 14 mila euro.

Dalla capitale Slovacca, in particolare, i capi del gruppo criminale gestivano la terza parte del viaggio, affidando i clandestini ad autisti slovacchi o cechi che, spesso in condizioni disumane, li portavano in Friuli da dove poi si smistavano in altre regioni italiane, oltre che in Spagna, Francia, Belgio e Inghilterra. L'operazione, denominata Goldfish 2, secondo il questore di Udine, Giuseppe Padulano "conferma che network internazionali così poderosi e pericolosi si combattono con un'efficace cooperazione internazionale di polizia".

18/03/2009
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