Alessandria: niente più brindisi per i rapinatori dei tir
Tempi migliori per gli autotrasportatori grazie all'operazione che gli uomini della Squadra mobile di Alessandria hanno appena concluso.
Sette provvedimenti di custodia cautelare in carcere sono stati eseguiti a carico di italiani di origine napoletana, che tra il Piemonte e la Campania assaltavano e rapinavano gli autisti dei tir nelle aree di sosta.
"L'indagine era partita già nel settembre del 2007 e ha diversi punti di contatto anche con un'altra operazione che si è conclusa venti giorni fa, con l'arresto dei rapinatori", racconta Domenico Lopane, dirigente della Squadra mobile di Alessandria.
E dai venti episodi circoscritti dagli investigatori pare emergere un vero network basato sul commercio dei materiali che di volta in volta la banda smerciava, a rapina conclusa. In questo caso i tir da saccheggiare venivano scelti sul tratto di autostrada A26 tra Genova e Alessandria, sorprendendo gli ignari autisti nel sonno.
I rapinatori armati e a volto coperto riuscivano quasi sempre a farli desistere da ogni tentativo di resistenza, tranne in un caso, quando l'autista è stato imbavagliato, legato e sequestrato fino al luogo di destinazione finale del tir. Insomma tutti esperti e collaudati i componenti della banda, tanto da festeggiare perfino a suon di brindisi, a conclusione di ogni rapina messa a segno.
All'operazione denominata quindi "champagne", hanno partecipato oltre 50 uomini coordinati dal Servizio centrale operativo della Direzione centrale anticrimine, per coadiuvare gli arresti della Squadra mobile di Alessandria.
Ma questa volta a brindare è la polizia.