Umbria: Polizia scopre truffe telefoniche, 5 arresti
Il Compartimento Polizia delle Comunicazioni per l'Umbria ha eseguito cinque ordinanze dispositive di misure cautelari (di cui tre
in carcere e due arresti domiciliari) a carico di altrettanti appartenenti ad un'associazione per delinquere finalizzata alle
truffe e alle intromissioni abusive nelle linee telefoniche di Telecom Italia, sfruttando l'illecito utilizzo di numerazioni a
valore aggiunto (899 e simili). La condotta criminale si concretizzava, oltre che mediante le ormai consolidate tecniche delle frodi da intromissione
(consistenti nell'illecita attività posta in essere da alcuni "telefonisti" che, dopo aver
violato le centrali telefoniche della Telecom collegavano apparecchiature meccaniche ed elettroniche per addebitare scatti telefonici ad ignari
utenti e far confluire i guadagni sulle numerazioni 899 intestate ai propri centri servizi) anche mediante frodi da
"flattaro" consumate da abili e spregiudicati truffatori (nel gergo utilizzato dai criminali denominati, appunto,
"flattari", ovvero promotori di numerazioni 899 con tariffa "flat" pari a â'¬
15 a chiamata) operanti all'interno di un call center che offriva servizi di cartomanzia. Gli utenti, di solito persone semplici
con problemi tali da sentirsi costrette a ricorrere a maghi ed astrologi per porre rimedio ai propri disagi esistenziali, venivano convinti a
comporre ripetutamente numerazioni 899 a tariffazione "flat" per l'effettuazione di
"riti magici", con la certezza di non pagare alcunché. Gli importi delle chiamate, che raggiungevano
anche i 4.000â'¬, venivano, invece addebitati sulla fattura telefonica della vittima. Durante le perquisizioni effettuate, sono stati
rinvenuti veri e propri "vademecum operativi" per maghi "flattari" contenenti tutte le
istruzioni utili all'operatore per guadagnare la fiducia del malcapitato utente e per indurlo a telefonare sulle linee 899 con
tariffazione elevata. Anche grazie ad un'intensa sinergia tra la Polizia delle Comunicazioni e la Security Operation di Telecom
Italia s.p.a., e all'esperienza acquisita dalla specialità e culminata nella creazione di un gruppo di intervento
specializzato nelle frodi telefoniche perpetrate utilizzando numerazioni a valore aggiunto, è stato possibile ricomporre in tempi rapidi
la fitta rete di rapporti economici intercorrenti tra il sodalizio criminale smantellato e i vari gestori di numeri 899, interrompendo
cosଠl'approvvigionamento degli indagati ad un cospicuo flusso di denaro in gran parte costituito dai risparmi di
persone già in gravi difficoltà . Sono state indagate anche altre venti persone di cui sei "flattari"
che lavoravano nel call center . Al momento si stima che il volume di denaro che l'organizzazione riusciva a gestire possa
ammontare a svariate centinaia di migliaia di euro per ogni mese di attività .
19/06/2008