Roma: colpo ai Casamonica, 20 arresti e 20 milioni di euro sequestrati

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L’operazione è stata denominata “Noi proteggiamo Roma” e ha colpito il clan dei Casamonica, responsabile di aver tentato di assumere il controllo criminale di alcune zone della Capitale soprattutto per quanto riguarda estorsione e usura.

Venti persone sono state arrestate, di cui cinque ai domiciliari, dai poliziotti della Squadra mobile di Roma, del Servizio centrale operativo e del commissariato Romanina.

Sono responsabili di associazione di stampo mafioso, estorsione, usura e intestazione fittizia di beni. Il clan era radicato da oltre 20 anni nei quartieri Romanina, Anagnina e Tuscolano, ma anche nei comuni limitrofi a Roma come Grottaferrata, Frascati, Albano, Monte Compatri e San Cesareo.

La particolarità di tale operazione è che oltre all'arresto delle persone coinvolte nelle attività criminali c'è stato il sequestro dei beni, sia a titolo preventivo ai fini della confisca, sia come misura patrimoniale, prerogativa esclusiva dell'Autorità di pubblica sicurezza, emessa dal questore di Roma ed applicata contemporaneamente alle misure cautelari.

Il clan quindi non solo ha visto i suoi capi finire incarcere ma è stato privato della linfa economica che lo alimentava attraverso il sequestro di oltre 20 milioni di euro in beni.

Dalle indagini, compiute attraverso intercettazioni, videoriprese, testimonianze, perquisizioni, i poliziotti sono riusciti ad individuare la struttura dei Casamonica. Vari nuclei familiari costituivano il clan, tutti collegati tra loro in maniera orizzontale e non piramidale. Ognuno di essi aveva autonomia propria ma sempre pronti ad unirsi per far fronte a pericoli e minacce provenienti dall’esterno.

 Fondamentali sono state le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, tra cui un appartenente alla famiglia, che hanno permesso di definire l’organigramma e le dinamiche del clan, altrimenti impossibili da ricostruire considerato l’utilizzo del sinti, lingua difficilmente decifrabile.

Nelle intercettazioni è emersa  la volontà dei Casamonica di controllare il territorio di Roma e di salvaguardarlo dalle infiltrazioni di camorristi e cosche di ‘Ndrangheta.

Il ramo dei Casamonica colpito stamattina, gestiva grossi giri di estorsione e usura con la forza di intimidazione e assoggettamento, creando un legame a vita con i debitori. Le cifre di interesse aumentano esponenzialmente se le somme non venivano corrisposte alle scadenze fissate. Nel corso delle indagini gli agenti hanno ritrovato, nascosto sotto terra, un involucro avvolto da nastro isolante che custodiva assegni bancari e fogli con scritti i nomi delle vittime di usura con l’indicazione dell’importo della rata mensile e degli interessi da restituire.

 "L'operazione è importante non soltanto per l'aspetto repressivo in quanto tale perché colpiamo il gruppo mafioso dei Casamonica, noti a Roma da tempo e che avevano colonizzato la parte Sud-Est della Capitale e in parte anche i Castelli". Così Francesco Messina, direttore centrale Anticrimine della Polizia di Stato, il quale ha proseguito: "A parte l'aspetto repressivo puro che ha portato alla contestazione del 416 bis per questi soggetti considerati come appartenenti a un clan di mafia locale c'e' un aspetto importante che è quello patrimoniale perche' abbiamo per la prima volta utilizzato un modello operativo che prevede anche l'intervento della Divisione anticrimine accanto alla Squadra mobile e quindi del Servizio Centrale anticrimine accanto allo Sco. Abbiamo eseguito un sequestro per un ammontare di 20 milioni di euro grazie a una misura di prevenzione irrogata dal giudice competente su proposta congiunta del questore e del procuratore di Roma. C'è un modello operativo nuovo in questa operazione e' la prima volta che si agisce con una proposta congiunta e un sequestro congiunto a Roma"

Congelato anche il patrimonio del clan che ha riguardato beni immobili, beni societari e oltre 140 conti correnti per un totale di oltre 20 milioni di euro. In particolare 7 immobili, tra cui due ville, quote di sei società, 1 ditta individuale, una stazione di servizio carburanti, un bar tabacchi, quote di un complesso immobiliare.

Donatella Fioroni

16/06/2020
(modificato il 17/06/2020)