Arresti a Roma per estorsioni a gestori di bar

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C’è anche un ex senatore tra gli arrestati di questa mattina durante l’operazione “Pianeta Italia” condotta dalla Squadra mobile di Roma. L'uomo è accusato, insieme a altri indagati, di estorsioni e riciclaggio nei confronti di due bar della Capitale, uno nel quartiere Trieste e l’altro nel quartiere Ludovisi.

In tutto sono sette le persone in manette, di cui una ai domiciliari mentre una persona è stata denunciata con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Resta invece ancora irreperibile e ricercato un ulteriore complice, già da tempo all’estero, destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari.

Le indagini sono durate circa due anni e hanno portato alla luce casi di estorsione ai danni di due bar romani e il reimpiego di oltre 470mila euro all’interno di società legate agli indagati, il cui punto di riferimento era proprio l’ex senatore, attorno al quale ruotavano le dinamiche criminali del gruppo.

È stata la denuncia di un’estorsione da 80mila euro, fatta nell’aprile 2016 dal gestore di un bar di Via Chiana, a Roma, a fare iniziare le indagini. Attraverso i riscontri effettuati con le intercettazioni telefoniche ed ambientali, la visione delle telecamere di videosorveglianza e le dichiarazioni rese dalle parti, gli investigatori hanno potuto ricostruire la dinamica dell’estorsione, realizzata con una serie di minacce, tra cui quella di far apporre i sigilli al locale.

Contestualmente all'esecuzione delle ordinanze restrittive di questa mattina, è stata data esecuzione al decreto di sequestro preventivo delle quote sociali, dei conti correnti e del complesso aziendale dei beni facenti parte del patrimonio aziendale di alcune società; sono inoltre stati sequestrati circa 480 mila euro.

Donatella Fioroni

 

03/06/2020
(modificato il 24/06/2020)