Caserta: uccise l'amante del marito, moglie del boss in carcere

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squadra mobileArrestata stamattina, dai poliziotti della Squadra mobile di Caserta, la moglie di un ras del clan camorristico del Marcianise. La donna ordinò l’omicidio dell’amante del marito nell’ottobre del 1991.

Attraverso indagini compiute con pedinamenti e intercettazioni telefoniche e ambientali, gli agenti sono riusciti a fare luce sulle dinamiche dell’omicidio della donna e sulla gestione del clan de ‘i Mazzacane le cui redini sono rimaste per lungo tempo nelle mani della “first lady” criminale di Marcianise.

La donna, dopo aver ucciso l’amante del marito da cui aveva avuto una figlia, prese con sé la bambina e la allevò come se fosse sua figlia.

La vittima era stata, infatti, per lungo tempo amante del suo carnefice e da lui, nel 1978, aveva avuto anche una figlia. L’uomo, tuttavia, non aveva mai “ufficializzato” quella nascita. Nel 1991, però, quando ormai la ragazza aveva 13 anni, si era riavvicinato offrendo anche alcuni contributi economici scatenando, allo stesso tempo, le ire della moglie. Questa, perciò, pose l’uomo di fronte a un aut aut: o lo avrebbe lasciato, portando con sé i loro figli, oppure lui avrebbe dovuto assassinare quella donna e occultarne il cadavere; in cambio, avrebbe accettato di crescerne la figlia presso la loro casa.

Il ras perciò uccise la donna e occultò il cadavere in un luogo ancora oggi ignoto. Nello stesso tempo, come pattuito, la figlia nata fuori dal matrimonio venne accolta in casa.

A quel punto la mandante ha continuato a gestire il clan in nome e per conto del marito, con massimo potere decisionale.

Donatella Fioroni

14/05/2020
(modificato il 24/06/2020)
Parole chiave:
clan - marcianise - Caserta - boss - squadra mobile