Stradale: operazione "Ghost", arrestati 2 fratelli
Avevano escogitato un sistema attraverso il quale riuscivano a derubare veicoli alle stesse persone a cui li avevano venduti in precedenza e di cui avevano guadagnato la fiducia con modi gentili ed affabili.
È questo che ha portato all’arresto di due fratelli da parte della Stradale di Torino con l’accusa di riciclaggio, furto aggravato, falso e sostituzione di persona.
L’indagine del Compartimento polizia stradale di Torino è partita da una denuncia di furto di una autovettura da parte di un cittadino, a pochi giorni dall’acquisto dello stesso veicolo su un sito internet. Attraverso intercettazioni, pedinamenti e controlli, i poliziotti sono arrivati ai due fratelli che, utilizzando documenti falsi, acquistavano a prezzi irrisori veicoli gravemente incidentati da cui prelevavano targhe e documenti di circolazione che poi mettevano su auto dello stesso tipo e modello, che erano perfettamente integre ma di illecita provenienza.
Queste auto venivano poi vendute attraverso siti internet dedicati alla compravendita di veicoli.
Sulle autovetture, prima di essere cedute agli ignari acquirenti, venivano installati apparecchi Gps per una loro successiva localizzazione. Inoltre veniva trattenuta dai malviventi una delle due chiavi di accensione che veniva sostituita con una chiave falsa ceduta insieme a quella originale al malcapitato compratore.
A questo punto gli indagati facevano trascorrere alcuni giorni, quindi attraverso il Gps localizzavano il veicolo ed utilizzando la chiave in loro possesso e lo prelevavano da dove era stato parcheggiato.
Donatella Fioroni
(modificato il 02/04/2019)