Anche la Polizia protagonista al Museo delle Cere
Tra Leonardo da Vinci e Papa Francesco, un posto d’onore al Museo delle Cere di Roma va anche al fondatore della Polizia scientifica, il professor Salvatore Ottolenghi.
Infatti è stata inaugurata stamattina, al Museo delle Cere, la statua raffigurante il medico piemontese, padre della Scientifica. Era presente il capo della Polizia, Franco Gabrielli, che ha proceduto al taglio del nastro.
“Salvatore Ottolenghi è la storia della Polizia scientifica. Un uomo con una grandissima capacità visionaria tanto che ancora oggi gran parte delle tecniche di investigazione, nonostante le innovazioni tecnologiche, traggono le fondamenta dalle sue intuizioni”. Così il capo della Polizia durante l’inaugurazione della sala. “E per noi è anche un orgoglio perché Salvatore Ottolenghi è stato il primo direttore della Scuola superiore di Polizia, l’ateneo dove si forma la nostra classe dirigente”.
Alle prese con l’analisi delle impronte digitali, la statua è stata collocata all’interno di una stanza che riproduce lo studio dove il medico ha gettato le basi per le moderne scienze dell’investigazione.
Nato ad Asti nel 1861 Salvatore Ottolenghi, è stato l’ideatore della disciplina della criminologia scientifica e promotore della Scuola di Polizia Scientifica istituita nel 1903. Introdusse il cartellino segnaletico ed un innovativo metodo di classificazione delle impronte digitali (il sistema Gasti), istituendo il servizio di segnalamento e di identificazione e il casellario centrale d’identità.
È grazie all’importante opera del medico italiano che la Polizia scientifica, nell’attuale significato, intesa come scienza autonoma applicata all’investigazione criminale, si è potuta definire concretamente agli inizi del 20° secolo.
Il professore Ottolenghi ebbe l’intuizione di applicare il metodo Bertillon (tecnica di segnalamento antropometrico basato sulla misurazione di 11 parti del corpo umano) all’ambiente, consentendo l’applicazione di una tecnica di esame della scena del crimine universalmente accettata.
Il direttore del Museo delle Cere ha voluto inserire questo personaggio all’interno del Museo “Come ringraziamento a chi giornalmente si dedica alla Nazione mettendo a rischio la propria vita per la sicurezza di tutti i cittadini e per far conoscere la storia di questo importante personaggio ai nostri visitatori, che sono circa 60 mila ogni anno”.
All’evento hanno partecipato anche il direttore centrale Anticrimine della Polizia di Stato, Vittorio Rizzi, il direttore centrale per gli Affari generali della Polizia di Stato, Filippo Dispenza il direttore del Servizio polizia scientifica, Luigi Carnevale e il questore di Roma, Guido Marino.