Pedopornografia: scambiavano indagini via chat, due arresti
Due arrestati in flagranza di reato, venti indagati per divulgazione di materiale pedo-pornografico, decine di computer e centinaia di supporti
informatici sequestrati, sono l'esito dell'ultima operazione, denominata
"TARAS' TAKE OVER", volta al contrasto del fenomeno della pedo-pornografia on-line, portata a segno
dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni di Venezia. L'indagine è frutto di una complessa attività
sottocopertura che per mesi i poliziotti della Postale di Venezia hanno svolto nella Rete fingendosi pedofili. Gli investigatori hanno indagato su
uno dei servizi di comunicazione via Chat più utilizzato dagli internauti, che nella circostanza veniva fruito come strumento per
veicolare in tempo reale materiale pornografico prodotto mediante l'utilizzo di minori. Il blitz ha visto impegnati centinaia di
poliziotti nelle regioni: Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Friuli Venezia Giulia, Sicilia, Toscana, Abruzzo, Veneto e Piemonte ed ha
consentito di sequestrare copioso materiale di pornografia minorile. L'analisi del materiale rinvenuto, svolta
nell'immediato dagli esperti della Polizia Postale, ha consentito di arrestare in flagranza di reato due soggetti, trovati in
possesso di veri e propri archivi di materiale pornografico avente per protagonisti bambini costretti a subire violenze sessuali ad opera di adulti o
di altri minori.
22/06/2007