Dipartimento Pubblica Sicurezza: mobilitati più di 6000 uomini forze dell'ordine

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Il piano predisposto dal Dipartimento della Pubblica sicurezza per l'ordinato svolgimento delle cerimonie funebri e religiose connesse alla scomparsa del Santo Padre, secondo le direttive impartite dal Ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu, è finalizzato a garantire la sicurezza della moltitudine di pellegrini che giungeranno nei prossimi giorni nella Capitale e la massima protezione possibile delle numerosissime personalità estere che parteciperanno alle solenni esequie, avendo al contempo cura di elevare gli standard di sicurezza generale su tutto il territorio nazionale. Sono state a tal fine mobilitate, per la sola città di Roma 6.430 unità delle forze dell'ordine che verranno ad integrare le strutture territoriali della Capitale. Di tale contingente di rinforzo cinquemila unità saranno impiegate per la gestione dell'ordine pubblico, per il rafforzamento della vigilanza degli obbiettivi a rischio, mentre le rimanenti 1.430, tutti specialisti del settore, provvederanno alla protezione individuale delle delegazioni e dei Capi di Stato e di Governo. Sono ricompresi nel dispositivo, le staffette per la viabilità con oltre 800 motociclisti, tra Agenti di polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza ed inoltri tiratori scelti, artificieri ed unità cinofile. Oltre alle risorse indicate, un ingente numero di mezzi è stato contemporaneamente messo a disposizione dal Questore di Roma, che potrà contare sul costante supporto della Sala ordine pubblico del Dipartimento della Pubblica Sicurezza ( attiva sulle 24 ore fin dal momento dell'annuncio della morte del Papa ), presso la quale operano ufficiali dell'Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e funzionari del Corpo Forestale dello Stato per i necessari raccordi con i rispettivi Comandi Fin dalla giornata di domani, non appena cominceranno a pervenire notizie precise sull'arrivo delle Personalità estere, il predetto dispositivo si avvarrà anche della collaborazione dei funzionari dell'Unità di crisi della Farnesina. I contatti con le Autorità della sicurezza vaticane sono assicurati invece dall'Ispettorato della Pubblica Sicurezza del Vaticano, diretto dal dirigente generale della Polizia di Stato, Salvatore Festa, che ha a sua disposizione un organico di 150 agenti specializzati nella collaborazione con la Gendarmeria Vaticana per le attività di sicurezza e di tutela delle aree prospicienti la Basilica di S.Pietro. Nel piano di sicurezza, trasmesso ai Prefetti e ai Questori con propria direttiva dal Capo della Polizia, sono ricomprese misure specifiche per la Capitale soprattutto in relazione ai numerosi obbiettivi religiosi, diplomatici, istituzionali e di governo. Costante è il raccordo con il Commissario straordinario, Guido Bertolaso, per garantire ogni necessaria sinergia con le iniziative di accoglienza e di sistemazione dei pellegrini. Insieme al Commissario straordinario sono state infatti pianificate le misure di vigilanza e di controllo dei siti ferroviari e della viabilità nazionale. Nel piano è molto integrata l'attività della Polizia municipale di Roma che, svolge un compito insostituibile per la canalizzazione del traffico, soprattutto in occasione degli spostamenti delle personalità straniere, le quali si muoveranno nella massima sicurezza su itinerari prestabiliti, preventivamente bonificati e presidiati dalle forze dell'ordine.
04/04/2005
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