Ferrara: incendiavano auto per sfidare Polizia, cinque arresti.
La POLIZIA DI STATO, ha portato a termine l'Operazione denominata "NOTTI DI FUOCO", con
l'esecuzione di 5 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal G.I.P. di Ferrara, per i delitti di incendio ed
estorsione e la contestuale esecuzione di 12 perquisizioni domiciliari, di cui 5 a carico degli arrestati e 7 a carico di altri elementi indagati in
stato di libertà . L'indagine in questione ha preso origine da un gravissimo episodio avvenuto nel mese di ottobre 2004 nel
quartiere "BARCO" della città di Ferrara. Furono infatti incendiate in una sola notte ben 10 autovetture ed il
fatto determinò un grave allarme sociale, anche perché l'episodio fu seguito da altri incendi eclatanti
realizzati sia nel citato quartiere che in altre zone del centro cittadino. Le indagini hanno infatti consentito di identificare 16 ragazzi, quasi
tutti incensurati, dell'età compresa tra i 18 ed i 22 anni, ritenuti gli artefici di quasi tutti gli incendi dolosi
realizzati a Ferrara almeno nell'ultimo anno e fra cui vanno citati gli incendi in danno di autovetture, furgoni, edifici,
garages, tendaggi esterni, ciclomotori, stabilimenti balneari, eccetera. Punto centrale della dettagliata ricostruzione dei fatti, è la
constatazione che il "movente" dei giovani non è da ricercarsi nel profitto conseguente ad estorsioni
overo nella volontà di vendetta nei confronti di altri concittadini, ma soltanto nella sfida alle Forze dell'Ordine e nel
piacere di "godersi" l'arrivo dei Vigili del Fuoco e delle pattuglie del 113 e del 112. Infatti i
giovani piromani erano soliti tornare sul luogo degli incendi, magari fornendo i propri nominativi quali "testimoni"
alle pattuglie intervenute, in un palese atteggiamento di sfida.
"Bruciare"¦..carbonizzare"¦..distruggere"¦.fare il tetano..":
questi erano gli argomenti trattati nei fine settimana dagli indagati che, dopo essersi radunati nei pressi del
"BINGO" di questa via Modena ovvero nei pressi del BOCCIODROMO di questa via Goretti, organizzavano veri e propri raid
incendiari. I giovani facenti parte di questo "BRANCO", hanno dimostrato di essere estremamente determinati nel
condurre una vita oziosa alle spalle di persone più deboli e facili da manipolare, hanno altresଠdelineato una non comune
indole criminale sia nella preparazione che nell'esecuzione dei propri atti criminali dimostrando altresଠassai
spregiudicatezza e totale incoscienza nel considerarsi al di sopra di ogni regola e di non aver assolutamente paura di eventuali conseguenze penali a
cui gli stessi potevano essere chiamati a rispondere.
30/03/2005