Internet e pedofilia: Perquisizioni Polizia in varie Regioni.

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Pedofilia on line: undici siti oscurati, un arresto in flagranza di reato e due arresti in esecuzione di misure cautelari, oltre centotrenta perquisizioni in Veneto, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Valle d'Aosta, Campania, Sicilia, Lazio, Marche, Toscana, Sardegna, Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia; Liguria; Umbria; Calabria e Puglia, a carico di persone denunciate per delitti inerenti la pornografia minorile e la detenzione di materiale pedopornografico. Altre 20 perquisizioni sono in corso ad opera degli agenti della Polizia Postale, coadiuvati dalle Squadre Mobili e dagli altri Uffici della Polizia di Stato, nell'ambito di una più articolata strategia di contrasto al fenomeno della diffusione per via telematica della pornografia minorile. A tale scopo la Polizia Postale del Veneto, dapprima ha svolto intercettazioni di flussi di comunicazioni telematiche combinate con "attività tecniche sotto copertura" nella rete internet e, successivamente, ha analizzato ed elaborato circa tre milioni di indirizzi telematici di persone che hanno avuto accesso a comunità virtuali riservate di natura pedopornografica. Tale attività costituisce il momento conclusivo delle operazioni denominate "Cyber Trap" e "Sicko's Club", condotte negli ultimi dodici mesi dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni di Venezia. Fra gli indagati, oltre a soggetti già coinvolti e condannati per violenze sessuali nei confronti di minori, anche liberi professionisti, pubblici dipendenti e studenti nonché persone impegnate in attività a diretto contatto con ambienti giovanili. Oltre duecento personal computer, migliaia di floppy disk, cd rom, e nastri audiovisivi sequestrati nel corso delle perquisizioni, sono stati analizzati dagli esperti informatici della Polizia di Stato i cui risultati, oltre ad aver confermato le ipotesi investigative, hanno aperto all'operazione spiragli di natura internazionale.
06/05/2003
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