Sicilia: arrestati ladri d'acqua

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Primo bilancio delle indagini aperte in seguito alla crisi idrica dei mesi scorsi: 374 persone denunciate all'autorità giudiziaria, dieci arrestate, 70 raggiunte da una sanzione amministrativa, 231 provvedimenti di sequestro di pozzi. Tutti sono accusati di furti d'acqua, ottenuti con allacciamenti abusivi alle condotte, con la creazione di invasi artificiali non autorizzati e con il commercio illegale dell'acqua trasportata con le autobotti. In Sicilia, una delle regioni maggiormente colpite dalla crisi idrica, la Polizia di stato, con la collaborazione delle polizie municipali, del Corpo Forestale e degli enti locali, ha dato vita ad un piano operativo finalizzato al controllo e alla ricognizione di invasi, pozzi e condotte. Sulla base delle direttive impartite ai Prefetti e Questori secondo le disposizioni del Ministero dell'Interno, le forze di Polizia hanno fornito la massima assistenza alle strutture territoriali nella vigilanza e nel controllo dei punti sensibili del complesso sistema idrico. L'impegno della Polizia di Stato si è concretizzato anche nel neutralizzare i tentativi della criminalità organizzata di aggiudicarsi gli appalti pubblici relativi alla costruzione di dighe e reti idriche e di controllare la gestione dei servizi di trasporto per la distribuzione di acqua nei centri urbani.
09/09/2002
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