Individuati i presunti responsabili della bomba di Udine

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Nelle prime ore di questa mattina la Polizia di Stato ha eseguito sei ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di un gruppo criminale autore dell'efferato delitto che causò, il 23 Dicembre 1998, la morte di tre Agenti di Polizia in servizio di controllo del territorio a Udine. Erano le 5,55 quando l'esplosione di un ordigno (bomba a mano di tipo M52) collocato sulla saracinesca del negozio di telefonia denominato "CENTRO AUTORADIO S.r.l." sito ad Udine in Viale Ungaria, causava il decesso dei tre Poliziotti in servizio di Volante ZANIER Giuseppe Guido, CAGNOLINO Paolo e RUTTAR Adriano, nonché il ferimento di un altro Poliziotto e del titolare dell'esercizio commerciale, ALBERTINI Paolo. L'attività investigativa svolta dalla Polizia di Udine, Trieste e Venezia, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Trieste, dopo una meticolosa ricostruzione del grave episodio, veniva indirizzata nei confronti di un sodalizio criminoso che comprendeva pregiudicati italiani e albanesi dedito all'introduzione clandestina di donne provenienti dal est europeo per avviarle alla prostituzione. 1) ANDREICIK Tatiana, nata ad Ujgorod (Ucraina) il 19/11/1980 2) CAMPESE Giuseppe, nato a Serra San Bruno (VV) il 14/5/1973 3) FASCICOLO Nicola, nato a Bari il 14/4/1959 4) KEQI (SADRIA) Saimir, nato a Lac (Albania) il 24/6/1973 5) MIHASI Ilir, nato a Tirana (Albania) il 13/7/1970 Gli stessi, già indagati per associazione a delinquere di stampo mafioso, sono stati indagati in stato di arresto, per i delitti di STRAGE, PORTO DI ESPLOSIVI (BOMBA A MANO) ed altri delitti minori. 6) SHAZIMANI Irena, nata ad Elbasan (Albania) il 7/8/1976 Indagata per il delitto di favoreggiamento personale. Roma, 23 maggio 2001
23/05/2001
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