Minori: l'Italia nell'alleanza internazionale contro lo sfruttamento

Lo scopo dell'iniziativa, oltre a rendere internet un luogo sicuro per i bambini, è quello di localizzare e perseguire immediatamente i
responsabili dei reati online, in caso vi siano minori in pericolo. Obiettivo che può essere raggiunto soltanto grazie alla condivisione di
informazioni e ad un'azione di intelligence dei paesi membri.
La Polizia di Stato avrà quindi ora anche la possibilità di condividere i dati di intelligence provenienti dagli altri partner del
Vgt per conoscere in modo più approfondito l'uso che viene fatto della Rete da parte dei minori, quali sono le tendenze e i pericoli
emergenti e le criticità evidenziate anche da membri associati del settore privato quali Microsoft e Visa.
Sarà inoltre a disposizione di genitori e bambini un sito internet del Vgt, anche in versione italiana, che permette di reperire
informazioni utili in qualsiasi momento e denunciare online i casi di abuso.
Presenti all'annuncio dell'ingresso dell'Italia nel Vgt oltre ai 20 partecipanti dei paesi membri anche Jim Gamble, presidente del gruppo, il vice direttore generale della Pubblica Sicurezza con funzioni vicarie Luigi De Sena, Domenico Vulpiani, direttore della Postale e, in videoconferenza, il ministro dell'Interno britannico Jacqui Smith.
30/10/2007
(modificato il 27/03/2008)
(modificato il 27/03/2008)