Squadra mobile

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Le Squadre mobili sono i più noti uffici investigativi della Polizia di Stato, che dipendono dal Servizio centrale operativo (Sco) della Direzione centrale anticrimine.
Presenti in tutte le questure, svolgono attività d'indagine sia di loro iniziativa, che su delega dell'autorità giudiziaria.
Gli operatori addetti a questo servizio non vestono l'uniforme ma indossano "abiti civili". Anche per le macchine di servizio si attua l'accorgimento di non usare quelle con i colori della Polizia ma con colori di serie. Queste vetture sono denominate in gergo "auto civetta".
Le Squadre mobili sono composte internamente da sezioni, il cui numero aumenta, comprensibilmente, in proporzione alla grandezza della questura ed alle esigenze di contrasto a forme di criminalità radicate a livello locale.
Questi uffici investigativi, come accennato, sono coordinati dallo SCO, che, nel caso di operazioni rilevanti, li supporta anche fornendo uomini, mezzi ed attrezzature all'avanguardia.


Come si diventa un operatore della Squadra mobile


Per entrare a far parte di questo Ufficio è necessario prima diventare un poliziotto attraverso un concorso pubblico.
I vincitori del concorso vengono assegnati presso i vari istituti d'istruzione, dislocati in diverse regioni italiane, per la frequenza del corso di formazione. Al termine del corso di formazione si procede all'assegnazione presso i vari reparti e specialità, secondo le necessità delle sedi sul territorio. Dopo aver acquisito la necessaria esperienza ed aver ampliato il proprio bagaglio professionale è possibile entrare a far parte di questo Ufficio.

10/05/2013
(modificato il 19/02/2020)
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