Direzione Centrale della polizia criminale

CONDIVIDI

Alla Direzione Centrale della Polizia Criminale è preposto il Vice Capo della Polizia - Direttore Centrale della Polizia Criminale, il quale, ai sensi dell'art. 4, sesto comma, del D.L. 29 ottobre 1991, n°345, convertito nella legge 30 dicembre 1991, n°410, assicura, come Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, anche i collegamenti tra la D.I.A. e gli altri uffici, reparti e strutture delle Forze di Polizia, ivi compresi i Servizi Centrali ed Interprovinciali della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza (art. 12 del D.L. 13 maggio 1991, n. 152, convertito dalla legge 12 luglio 1991 n. 203). Coordina inoltre l'attività svolta dalla Direzione Centrale dei Servizi Antidroga.

· La Direzione Centrale della Polizia Criminale, istituita nel 1984, ufficio cardine del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, ha fra i suoi compiti:

· coordinamento delle investigazioni di polizia giudiziaria a livello nazionale, con particolare riferimento alla ricerca e cattura dei latitanti più pericolosi ed alle organizzazioni criminali di stampo mafioso;

· raccolta, analisi ed elaborazione dei dati e delle informazioni connesse alle fenomenologie criminali più rilevanti;

· cooperazione internazionale con i paesi esteri nella lotta al crimine organizzato con reciproco scambio di informazioni e di strategie operative e procedure finalizzate a combattere i fenomeni criminosi transnazionali più preoccupanti (traffico di stupefacenti, riciclaggio, traffico di autoveicoli, falso nummario, criminalità informatica ed ambientale);

· gestione dei collaboratori di giustizia;

· coordinamento a livello nazionale degli interventi relativi all'azione di prevenzione generale e di controllo del territorio;

· supporto a livello tecnico-scientifico agli organi investigativi e all'Autorità Giudiziaria nell'espletamento di indagini che richiedono l'uso di specifiche professionalità

Uffcio Affari Generali

L'Ufficio Affari Generali compendia, nel suo ambito, due Settori. Il primo racchiude competenze di diretta collaborazione con il Direttore Centrale della Polizia Criminale, per le attribuzioni connesse al ruolo di Vice Direttore Generale della P.S anche in materia di sovrintendenza alla stipula dei Patti per la sicurezza. E' composto da uno staff che ha il compito di coordinare e raccordare le molteplici attività della Direzione Centrale elaborando programmi di politica criminale e funge da coordinamento e raccordo per tutti gli Uffici e Servizi della Direzione.
Il medesimo svolge una funzione trasversale a tutta la Direzione assicurando i comuni servizi essenziali inerenti la gestione logistica e del personale, la formazione e l'aggiornamento professionale, i rapporti sindacali e si avvale di un'area informatica che garantisce l'efficace assetto tecnico-strumentale e la gestione dei collegamenti telematici con gli organismi internazionali di polizia quali OIPC di Lione, Europol dell'Aia e Schengen di Bruxelles.
L'altro Settore dell'Ufficio fornisce un'efficace attività di supporto nell'ambito della programmazione finanziaria e di bilancio in relazione alle necessità della Direzione di cui gestisce i capitoli di spesa ed attraverso la stipula di contratti, ovvero l'esecuzione di servizi " in economia"; provvede altresì all'approvvigionamento delle strumentazioni ritenute idonee alla realizzazione delle finalità istituzionali e delle scelte strategiche, assicurando al contempo la gestione dei servizi facenti capo al Consegnatario della Direzione Centrale.

Ufficio Tecnico-Giuridico e Contenzioso

L'Ufficio di Staff, in cui si concentrano i compiti di studio e ricerca nelle materie tecnico - giuridiche d'interesse della Direzione Centrale della Polizia Criminale, si occupa di:

· Problematiche tecnico - giuridiche attinenti alla polizia criminale ed alla prevenzione generale; collaborazione con enti o associazioni e altri soggetti impegnati nella promozione della sicurezza dei cittadini; referente degli organi competenti in materia di antiracket, antiusura; gestione di progetti finalizzati interistituzionali; rapporti con il Garante per la protezione dei dati personali.

· Applicazione della normativa di settore e relativo contenzioso, in particolare di quello relativo alle misure di prevenzione personali; referente per il sindacato ispettivo parlamentare.

· Attività di studio e ricerca in materie giuridiche specialistiche extra - penali; gestione di progetti finalizzati.

· Contenzioso afferente al trattamento dei dati contenuti nel Centro Elaborazione Dati di cui alla Legge 121/1981.

Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia

Il D.M. del 25 ottobre 2000, al fine di potenziare le attività di cooperazione di polizia a livello tecnico-operativo e di assistenza giudiziaria, ha accorpato le preesistenti strutture tecnico-operative a proiezione internazionale (il Servizio Interpol, la Divisione S.I.Re.N.E. e l'U nità Nazionale Europol) istituendo il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia a cui per gli aspetti della cooperazione tecnico-operativa tutte le strutture del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e delle Forze di Polizia debbano farriferimento. Il Servizio ha tra i suoi compiti:

• Cooperazione internazionale con i paesi esteri nella lotta al crimine organizzato con reciproco scambio di informazioni e di strategie operative e procedure finalizzate a combattere i fenomeni criminosi transnazionali più preoccupanti (traffico di stupefacenti, riciclaggio, traffico di autoveicoli, falso nummario, criminalità informatica ed ambientale).Per tali compiti il Servizio si avvale dell'apporto fornito da 5 Divisioni:

· Divisione I^ Affari Generali;

· Divisione II^ Interpol - Reati contro la persona;

· Divisione III^ Interpol - Reati contro il patrimonio;

· Divisione IV^ Europol - Unità Nazionale Europol;

· Divisione V^ S.I.Re.N.E. (Supplementary Information Request at the National Entries).

Servizio Centrale di Protezione

Provvede all'attuazione degli speciali programmi di protezione e di assistenza, ivi compresa la promozione delle misure di reinserimento nel contesto sociale e lavorativi, dei testimoni e collaboratori di giustizia, nonché degli altri soggetti ammessi al programma di protezione, formulati dalla Commissione Centrale di cui all'art. 10 della Legge15.3.1991, n. 82. Mantiene altresì i rapporti con le Autorità Giudiziarie e di Pubblica Sicurezza, nazionali ed estere, nonché con i competenti organi dell'Amministrazione Penitenziaria e con tutte le altre Amministrazioni centrali e periferiche eventualmente interessate all'attuazione delle misure di protezione. Attraverso 19 Nuclei Operativi di Protezione, con competenza regionale o interregionale, cura la diretta attuazione delle misure di assistenza contemplate nel programma e garantisce il necessario supporto.

L'organigramma del Servizio è il seguente:

· Direttore del Servizio

· Divisione I (Affari Generali, Amministrazione del personale, Segreteria di Sicurezza, Affari Giudiziari, Assistenza medica e psicologica, Settore documentazione)

· Divisione II (Testimoni di giustizia, Gestione dei testimoni di giustizia ammessi allo speciale programma di protezione e o al piano provvisorio di protezione)

· Divisione III (Collaboratori di giustizia, Gestione dei collaboratori ammessi al programma speciale di protezione e di quelli per i quali è stato deliberato il piano provvisorio)

· Divisione IV (Amministrazione e contabilità - questioni economiche e finanziarie)

Servizio per il Sistema Informativo Interforze

Il Decreto del Ministro dell'Interno del 6 agosto 2015 ha definito l'organizzazione ed i compiti del Servizio per il Sistema Informativo Interforze, ufficio specialistico collocato presso la Direzione Centrale della Polizia Criminale deputato a gestire e sviluppare il Centro elaborazione dati interforze istituito ai sensi dell'articolo 8 della Legge 1° aprile 1981, n. 121, al fine di supportare gli utenti nell'assolvimento delle attività istituzionali, consentendo l'interoperabilità tra i sistemi informatici delle Forze di Polizia e delle banche dati esterne.

Il Servizio assicura che i dati presenti nel centro elettronico siano trattati secondo i più moderni criteri di sicurezza nel rispetto delle previsioni di legge e delle prescrizioni del Garante per la protezione dei dati personali.

Attraverso il portale del Servizio per il Sistema Informativo Interforze gli utenti delle Forze di Polizia appositamente abilitati possono accedere al patrimonio informativo contenuto nel sistema informatico del centro elettronico e, in virtù di specifiche convenzioni, anche a quello di banche dati esterne.

Per lo svolgimento dei compiti istituzionali, il Servizio si articola in:

· Divisione I^ - Affari Generali e del Personale

· Divisione II^ - Progettazione e sviluppo dei sistemi informatici

· Divisione III^ - Gestione operativa del Centro elaborazione dati

· Divisione IV^ - Banca Dati Nazionale del DNA

· Divisione V^ - Sistema Informativo Schengen - Italia

Servizio Analisi Criminale

Il Servizio Analisi Criminale, a composizione Interforze, costituisce il polo istituzionale per il coordinamento informatico anticrimine e per l'analisi strategica interforze sui fenomeni criminali e si pone quale indispensabile supporto per l'Autorità Nazionale di Pubblica Sicurezza e quale utile riferimento per il Dipartimento della Pubblica Sicurezza e per le forze di Polizia. Il Servizio, suddiviso in tre Divisioni, articolate in Sezioni funzionali, opera in costante rapporto con le competenti strutture del Dipartimento della P.S., del Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri e del Comando Generale della Guardia di Finanza.

I DIVISIONE

· Analisi di livello strategico dei fenomeni criminali e della correlata azione di contrasto sul territorio nazionale e nei singoli contesti territoriali.

· Approfondimento di livello strategico di fenomeni criminali specifici con particolare riferimento ai contesti di criminalità organizzata nazionale ed internazionale.

· Studi ricerche e collaborazioni di settore con strutture pubbliche e organismi di studio.

· Partecipazione ad iniziative internazionali in materia di analisi criminale.

· Studi e ricerche sulle tecniche di analisi.

II DIVISIONE

· Progetti integrati interforze.

· Aggiornamento dei relativi archivi elettronici e correlazione con altri archivi elettronici di polizia criminale.

· Sviluppo di specifiche iniziative di approfondimento a carattere interforze, anche su base informatica.

III DIVISIONE

· Analisi dei dati statistici in materia di polizia criminale

· Rapporti diretti con il centro Elaborazione Dati di cui all'art.8 della legge 1° aprile1981 n.121

· Correlazioni con enti di ricerca statistica nazionali, europei ed internazionali

· Informatica e supporto delle attività del Servizio Analisi Criminale

Servizio Centrale di Protezione

Relazione al Parlamento sulle speciali misure di protezione sulla loro efficacia e sulle modalità generali di applicazione

11/11/2015
(modificato il 08/04/2016)
Parole chiave: