Lotta alla camorra: più di 100 arresti

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Autovetture della Polizia di Stato impegnate in un operazione per contrastare la criminalità Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha espresso vivo compiacimento per la risposta tempestiva data dalle forze dell'ordine alla cirminalità organizzata e che ha portato oggi all'arresto di 107 presunti camorristi. "Reazioni tempestive e concrete" ha detto Napolitano "volte a riaffermare il primato delle Istituzioni e il principio della legalità". Anche secondo il ministro dell'Interno Roberto Maroni quella di oggi è "una giornata da incorniciare nella lotta dello Stato alla camorra". Il Ministro ha inoltre aggiunto: "Avevamo promesso di intervenire e di dare un colpo durissimo alla camorra" ribadendo che l'impegno sarà costante e si manterrà la pressione sul territorio "fino a quando la guerra alla camorra non sarà vinta".

Più di 500 tra poliziotti delle squadre mobili delle cinque province campane, e delle province di Latina, Campobasso, Isernia e Frosinone, dei reparti prevenzione crimine di tredici regioni italiane e militari della Guardia di finanza, hanno arrestato oltre un centinaio di affiliati al clan dei Casalesi con le accuse di associazione per delinquere di stampo mafioso, omicidio, ricettazione ed estorsione. Delle oltre 100 ordinanze di custodia cautelare ben 76 sono state notificate a altrettante persone ritenute capi e gregari delle varie fazioni già in carcere.
Tra gli arrestati figurano anche Giuseppina Nappa e Mario Schiavone, rispettivamente moglie e cugino di Francesco Schiavone, detto Sandokan, capo della cosca casalese e in carcere già da 10 anni. Nappa è accusata di ricettazione, per avere percepito lo "stipendio" che l'organizzazione assicurava mensilmente ai familiari degli affiliati detenuti. Arrestato nella propria abitazione anche un avvocato di Casal di Principe, Mario Natale, accusato tra l'altro di estorsione e Vincenzo Schiavone a casa del quale è stato trovato un pc contenente una sorta di libro mastro con gli affari dell'organizzazione: tangenti riscosse e da riscuotere, vittime "difficili" e stipendi da versare agli affiliati.

Sequestrati beni per 100 milioni di euro

Oltre agli arresti, gli uomini delle forze dell'ordine hanno sequestrato beni mobili ed immobili alla cosca per circa 100 milioni di euro. E già ieri (29 settembre) la Direzione investigativa antimafia (Dia) di Napoli, in collaborazione con la Guardia di finanza di Marcianise e la questura di Caserta, avevano sequestrato beni per un valore di circa 10 milioni di euro colpendo la cassaforte del clan dei Casalesi. Secondo il ministro Maroni infatti "la lotta alla criminalità organizzata si vince anche sul piano patrimoniale con la confisca dei beni che colpisce la camorra nella sua sostanza economica e danno un segnale forte ai cittadini, e cioè che il crimine non paga".

La soddisfazione di Manganelli

Il capo della Polizia Antonio Manganelli nel corso della conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo Chigi ha spiegato, con soddisfazione, che l'operazione è stata il frutto di una "lunga, complessa e articolata attività investigativa che ha visto una strettissima collaborazione tra le forze dell'ordine e utilizzato tecniche tradizionali ma di grandissimo livello". Manganelli ha poi spiegato che nel corso del blitz sono stati colpiti entrambi i clan attivi nel casertano quello degli Schiavone e quello dei Bidognetti. Tra loro c'è alleanza e non ci sono frizioni ha detto il Capo aggiungendo che al momento ci sono ancora "5 latitanti che girano armati, non accettano la resa, non hanno intenzione di farsi catturare e girano con esplosivi per difendersi ad ogni costo".

Sull'emergenza della criminalità a Caserta e più in generale sui temi della sicurezza il capo della Polizia Antonio Manganelli ha rilasciato un'intervista a Sky tg 24.

30/09/2008
(modificato il 09/06/2010)
Parole chiave:
camorra - casalesi - estorsione