Genova: presi i rapinatori di supermercati

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Avevano bisogno di grandi quantità di denaro per pagare i riti esoterici di un santone e per acquistare droga. E per questi motivi compivano rapine, anche in maniera molto violenta. Si tratta di due uomini arrestati dai poliziotti della Squadra mobile di Genova perché responsabili di tre rapine ai danni di supermercati.

L’operazione “Libano” di questa mattina, così denominata perché uno dei due malviventi si faceva chiamare sui social “il libanese” parafrasando uno dei protagonisti di Romanzo criminale, arriva da una indagine partita a seguito di due violente rapine messe a segno lo scorso mese di marzo da una coppia di motociclisti armati di pistola.

Nel tardo pomeriggio del 14 marzo scorso, un uomo coperto da un passamontagna e da un casco nero, armato di pistola, era entrato nel supermercato “Doro” e aveva prelevato un bottino di oltre 4 mila euro e fuggendo poi con il complice a bordo di una moto di grossa cilindrata.

Appena una settimana dopo, la sera del 22 marzo, la scena si ripeteva al supermercato “Carrefour”. La rapina non andava a buon fine solo per la ferma opposizione della cassiera che rifiutava di aprire la cassa.

I poliziotti della Squadra mobile hanno iniziato le indagini individuando il motoveicolo ed il probabile covo dei rapinatori. Dalle intercettazioni è emerso che i due malviventi interpellavano un santone prima di compiere i colpi, per fare interpretare i loro sogni e capire se era il momento propizio o meno per agire, o per fare il malocchio a persone che non erano nelle loro grazie. In una telefonata si sente che uno dei due criminali gli deve consegnare mille euro come parte del debito.

Donatella Fioroni

19/05/2018
Parole chiave:
genova - arresti - supermercato - rapine