Non perderti in un bicchiere!

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bottiglie di alcolici

Bere insieme più che allegria può fare molto male. Il consumo di alcolici è purtroppo molto diffuso nel nostro Paese anche tra i ragazzi e sempre di più tra le ragazze. Motivi per cui la Polizia di Stato, con la questura di Nuoro, si impegna in una campagna di sensibilizzazione per cercare di ridurne il consumo e di conseguenza i rischi.

Infatti ogni anno in Italia muoiono circa 40mila persone a causa dei danni legati all'abuso di alcol come cirrosi epatica, tumori, infarto, suicidi, omicidi, incidenti stradali, domestici o sul lavoro. In Europa il dato riguarda un giovane su 4, di età compresa tra 15 e 29 anni. Elevatissimo il numero di incidenti stradali causati dalla guida in stato d'ebbrezza. Dati ormai noti che rendono l'abuso di alcolici e superalcolici sempre più preoccupante perché provoca:

  • a livello psichico la graduale diminuzione della capacità di ragionare e produce continui cambiamenti d'umore.
  • a livello fisico danneggia il cuore e i vasi sanguigni, l'apparato riproduttivo, l'esofago, lo stomaco e l'intestino, il pancreas e il sistema nervoso centrale.
  • a livello sociale diminuisce l'amore per se stessi e il rispetto degli altri, causa emarginazione, perdita del lavoro e problemi nella vita quotidiana (liti, molestie etc.).

L'iniziativa "Non perderti in un bicchiere" è della questura di Nuoro che, dopo il bullismo, si occupa di alcolismo con opuscoli di informazioni e consigli dedicati soprattutto ai giovani. L'obiettivo è far capire che l'alcol è una sostanza tossica che provoca seri danni e che può scatenare anche episodi di criminalità e violenza.

Ma quella di Nuoro non è l'unica iniziativa, anche la questura di Bolzano ha in programma una serie di incontri nelle scuole per spiegare ai giovani le tragiche conseguenze che possono derivare dal bere troppo.

15/01/2007
(modificato il 19/12/2007)
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