Cooperazione internazionale: convegno a Roma sulle nuove strategie

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Centralità della cooperazione internazionale di Polizia per la lotta al crimine che non conosce confini nazionali, valore strategico del costante scambio di informazioni tra le diverse forze di polizia degli Stati europei ed extraeuropei, analisi criminale a livello internazionale, produttività e razionalizzazione delle risorse italiane.

Questi sono alcuni dei temi trattati durante il Comitato per la programmazione strategica e per la cooperazione internazionale di Polizia (CoPSCIP) che si è svolto stamattina a Roma e dove ha partecipato il capo della Polizia Franco Gabrielli.

Presenti anche rappresentanti del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, vertici dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza, i quali hanno condiviso all’unanimità le linee strategiche tracciate dal vice capo della Polizia, direttore centrale della polizia criminale, Vittorio Rizzi.

Sono ben 41 i rapporti bilaterali con gli Stati che consentono il distacco di esperti della sicurezza italiani all’estero, chiamati a lavorare per la cooperazione internazionale di polizia per elevare gli standard di sicurezza globale. In più il CoPSCIP ha introdotto il tema dell’apertura di nuove posizioni nell’area dell’Africa sub-sahariana del Sahel e in quella caucasica della Georgia.

Forme di cooperazione con esperti di immigrazioni e di traffici finanziari esistono in altri 25 Paesi, con la proposta dell’apertura di una nuova sede in Pakistan principalmente per la lotta all’immigrazione clandestina.

Di massimo rilievo la circostanza avallata dal Comitato di potenziare la formazione degli esperti delle forze di polizia all’estero in tema di cyber crime, delle frodi online e delle minacce provenienti dal deep web.

02/07/2019