Roma: il capo della Polizia alla commemorazione di Massimo D’Antona

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Il 20 maggio 1999, Massimo D’Antona, giuslavorista e, al tempo, consigliere del ministero del Lavoro, viene ucciso, in via Salaria a Roma, in un agguato terroristico dalle nuove Brigate Rosse.

Alla commemorazione del diciannovesimo anniversario della sua scomparsa, per ricordare la figura di uomo e di studioso delle regole al servizio della democrazia e della coesione sociale, ha partecipato anche il capo della Polizia Franco Gabrielli, alla presenza della vedova D'Antona signora Olga, della cittadinanza e delle istituzioni.

Il prefetto Gabrielli nel suo intervento ha sottolineato come l’uccisione di D’Antona abbia segnato la vita del Paese e di come la sua vicenda porti con sé innumerevoli motivi di riflessione, tra cui la fragilità del nostro Paese che affronta le emergenze solo nel presente e cerca di dimenticare il passato.

Il capo della polizia ha inoltre evidenziato l’importanza di queste iniziative che non possono esaurirsi in una mera “liturgia” ma devono servire per formare le coscienze, in modo che tali vicende non abbiano più a ripetersi.

19/05/2018
(modificato il 21/05/2018)
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