Quando la divisa ce l’hai nel cuore

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Il nostro lavoro ci porta spesso a correre pericoli che a volte possono essere fatali o invalidanti per continuare a svolgere il servizio. Ma può anche succedere che proprio i valori di giustizia e legalità che ci portano ad indossare la divisa siano la forza per continuare a realizzare i propri sogni non avendone più la condizione fisica.

E così, la determinazione e l’attaccamento alla Polizia di Stato che ha avuto Adele Maria Gesso le hanno permesso di ottenere nuove soddisfazioni anche dopo che quella divisa le era stata strappata di dosso per essere operata a seguito di incidente stradale in servizio.

Infatti, Adele Maria Gesso, Ispettore del Ruolo d’Onore dal 14 marzo 2017, da qualche giorno indossa di nuovo la divisa, anche se è costretta a stare in sedia a rotelle e fa parte del ruolo civile del Ministero dell’Interno.

E quest’oggi l’ha indossata per un’occasione particolare: è stata ricevuta dal capo della Polizia Franco Gabrielli, un incontro che ha aggiunto una nuova soddisfazione alle tante che ha sempre accumulato anche dopo l’incidente.

L’importanza per Adele di vestire di nuovo l’uniforme è nelle sue parole: “Questa divisa mi era stata strappata di dosso subito dopo l’incidente ed avevo subito come una ferita insanabile con l’azione di quell’infermiere che, con le forbici, la stava tagliando. Oggi, finalmente, potendola indossare di nuovo, non sento più quel senso di nudità che ho provato in tutti questi anni”.

Adele Maria Gesso il 16 settembre 1996 rimasta gravemente ferita a 29 anni, mentre svolgeva un servizio di pattuglia autostradale, fu giudicata dalla Commissione Medica Ospedaliera di Torino permanentemente inidonea al servizio nella Polizia di Stato. Per le sue condizioni ottiene il passaggio nei ruoli civili del ministero dell’Interno ed è costretta ad abbandonare la divisa ma non la passione di essere poliziotta dentro e di continuare a lavorare per la Polizia di Stato.

Quando riprende a lavorare nel 2001 lo fa ricominciando da dove era stata costretta a lasciare: dalla Polizia stradale, ottenendo il trasferimento alla Sottosezione di Mondovì, dove lavora ancora oggi.

Ma va ancora oltre conseguendo per concorso la qualifica di funzionario amministrativo e svolgendo attività di docenza presso il Centro Addestramento Polizia di Stato di Cesena nell’ambito della formazione specialistica degli operatori di Polizia Stradale.

Ha partecipato inoltre a diverse iniziative di educazione stradale nell’ambito del “Progetto Icaro” ed a convegni sulla sicurezza del personale di Polizia in molte province italiane.

Nell’anno 2008 le è stato conferito il distintivo d’onore di “Ferito in Servizio” e l’onorificenza di “Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”.

12/07/2017
Parole chiave:
Franco Gabrielli