Truffe: a Messina finti vedovi ottenevano pensioni dall'Inpdap

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nullFacevano ottenere la pensione di reversibilità a presunti vedovi di dipendenti pubblici truffando così l'Inpdap e, col Cud, ottenevano prestiti che non pagavano da società finanziarie.

La Squadra mobile di Messina ha arrestato, questa mattina, 12 persone responsabili di aver truffato l'Inpdap di Messina e numerosi istituti finanziari. A quattro degli indagati è stata contestata l'associazione per delinquere, agli altri 8 sono stati concessi i domiciliari, tra loro anche un ex dipendente, licenziato nel 2012. Agli arresti hanno collaborato anche gli uomini del commissariato di Cinisello Balsamo vicino Milano.

Le indagini hanno stabilito che le truffe hanno avuto inizio a settembre 2009.

Figura chiave dell'organizzazione era un dipendente dell'Inpdap di Messina che era riuscito ad aggirare il sistema che eroga delle pensioni di reversibilità convincendo i futuri complici a presentare false autocertificazioni che attestavano finti matrimoni con pensionati defunti.

Del decesso l'impiegato dell'ente previdenziale veniva a conoscenza grazie al ruolo interno alla pubblica amministrazione; i complici percepivano la pensione di reversibilità di un perfetto estraneo e poi con questa, stipulavano contratti con numerose finanziarie per finanziamenti e relativa trattenuta di un quinto sulle singole rate della pensione. I complici del capo e promotore della truffa erano legati tra loro da rapporti di parentela e o di amicizia.

Il danno economico causato alla pubblica amministrazione ammonta a circa 105 mila euro mentre quello procurato alle società finanziarie raggiunge la somma di circa 155 mila euro.

26/01/2013
Parole chiave:
truffe