Brescia: manette vere per falso carabiniere

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Si inserisce nell'attività di prevenzione e contrasto alle truffe, voluta dal Questore Lucio Carluccio, l'importante arresto effettuato lo scorso fine settimana da un equipaggio della volante, impegnato nel regolare servizio di controllo del territorio.

L'episodio accaduto ad un barbiere di cittadinanza marocchina ad opera di un cittadino italiano di 48 anni. Il fatto risale allo scorso sabato, quando a seguito di una chiamata al 113 la volante del Commissariato Carmine interveniva nei pressi di Via Corsica, 318 all'interno dell'esercizio pubblico gestito dal signor A.B. ove identificava la persona residente a Brescia che si faceva passare per maresciallo dei Carabinieri.

Il titolare dell'esercizio riferiva che il presunto Carabiniere si era presentato presso il suo negozio nei giorni precedenti, raccomandandosi di effettuare un taglio in maniera decente, e se non avesse provveduto a tale incombenza, lo avrebbe portato in Questura, mostrandogli uno stemma appartenente al corpo dei Carabinieri. Durante il taglio dei capelli, interloquiva in senso amichevole con il presunto maresciallo che, lo metteva a conoscenza che doveva pagare una somma di ottocento euro per un verbale redatto dalla Polizia Locale. Al termine del taglio, il truffatore effettuava una chiamata ad una persona sconosciuta, parlando del verbale in questione chiedendo la cancellazione, alla fine della telefonata assicurava il proprietario che la multa era stata cancellata e pertanto bisognava pagare la pratica di cancellazione attraverso una somma di 44 €. (nr. 2 verbali di cancellazione). Il giorno successivo, a seguito di un controllo dell'A.S.L gli veniva riferito al titolare che doveva provvedere all'acquisto di uno sterilizzatore per forbici e di materiale di altro genere per un costo complessivo di circa 500 €.

A tale incontro assisteva il presunto maresciallo dei Carabinieri, che si proponeva come intermediario offrendo al titolare dell'esercizio le strumentazioni necessarie a prezzo ridotto in quanto aveva amicizie in comune; per tale operazione chiedeva una somma di 45€. Nei giorni successivi ripresentandosi ancora in negozio, il presunto maresciallo riusciva a far pagare ulteriori 60€ utili per il rilascio delle attrezzature da lui richieste.

Insospettitosi per quanto stava accadendo e non avendo mai ricevuta alcuna ricevuta dal finto Carabiniere, lo scorso 25 febbraio il titolare ha pensato bene di chiamare il 113 che intervenuto sul posto identificava ed arrestava il Signor G.F. per truffa, lo stesso risultava avere a suo carico numerosi precedenti penali per truffa. La persona in questione, veniva sottoposta a perquisizione, che dava esito positivo in quanto si rinveniva all'interno del portafoglio uno scudetto di colore rosso e blu riportante lo stemma dei Carabinieri.

Dopo i falsi preti, i finti operai dell'Enel o le sedicenti missionarie, la nuova minaccia arriva dai finti uomini in divisa. I malviventi colpiscono, secondo gli ultimi casi di cronaca, soprattutto al Nord e le vittime più colpite - come dimostrano le denunce - sono le persone di età compresa tra i 60 e i 90 anni.

La loro fiducia nei tutori dell'ordine e della sicurezza viene però tradita da chi si presenta così per poi rubare soldi, orologi o altri gioielli. In ogni caso di un dubbio, anche minimo, che la persona davanti non sia quella che dice di essere chiamare il 113 o rivolgetevi al commissariato più vicino. È l'unico modo per cercare di non cadere nella trappola. Inoltre, vi invitiamo a visitare il sito www.poliziadistato.it ove vengono indicati alcuni consigli utili al fine di prevenire le truffe.

27/02/2012
Parole chiave:
fatti del giorno