Lucca: operazione Pusher 2019

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La Polizia di Stato di Lucca ed il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, unitamente al Commissariato P.S. di Viareggio, hanno concluso un’operazione antidroga nei confronti di 10 soggetti, ritenuti responsabili di spaccio di cocaina e hashish condotto nella Pineta di Ponente di Viareggio. L’indagine, coordinata della Procura della Repubblica di Lucca, è stata avviata d’iniziativa, nel mese di maggio, dai tre Uffici con il supporto della Direzione Centrale per Servizi Antidroga ed è lo sviluppo della precedente operazione “Souk 2018”, sempre condotta con il Servizio Centrale Operativo, operazione che portò all’arresto di 25 maghrebini, dediti allo spaccio di cocaina e hashish nella centrale Piazza D’Azeglio. Quell’operazione consentì di individuare ed arrestare lo spacciatore marocchino che agli inizi di febbraio scorso tentò di uccidere un poliziotto del Commissariato di Viareggio, colpito alla testa da un grosso masso, che gli fracassò il cranio, mentre era impegnato in un servizio di contrasto allo spaccio, proprio nella Pineta di Ponente. La presente attività investigativa si è sviluppata nei confronti di quattro distinti gruppi di spacciatori prevalentemente di nazionalità marocchina, attivi nella pineta viareggina che ospita un grande giardino pubblico e aree di svago per famiglie e bambini. I pusher hanno occupato le zone realizzando un’attività di spaccio rivolta ad un numero indeterminato di assuntori. Nel corso delle indagini, condotte con l’impiego di operatori sotto copertura, è stata sfruttata, per acquisire ulteriori elementi investigativi, la facoltà di ritardare l’arresto degli spacciatori responsabili della cessione. Gli acquisti degli agenti sotto copertura hanno permesso di ottenere in tempi brevi elementi probatori nei confronti di 10 indagati, nove di essi marocchini richiedenti asilo o irregolari. Il materiale raccolto è stato poi implementato con indizi acquisiti con metodologia tradizionale, come servizi in borghese o escussioni testimoniali. Gli indagati sono riusciti, in tempi brevissimi ed in via continuativa, a reperire apprezzabili quantitativi di droga destinati alla distribuzione a giovani acquirenti, realizzando decine di cessioni giornaliere. La droga veniva nascosta, in prevalenza, tra la fitta vegetazione oppure interrata nella pineta. Lo smercio avveniva in pieno giorno, pur in presenza dei numerosi frequentatori, anche giovanissimi, della pineta. Tra gli spacciatori arrestati vi è una giovane donna viareggina, che ha spacciato in stato di gravidanza, fino a tre giorni prima del parto.

20/09/2019
(modificato il 24/09/2019)
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