Arrestato il killer con la bicicletta autore del tentato omicidio commesso a Catania il pomeriggio del 23 giugno 2018”

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La Polizia di Stato di Catania ha dato esecuzione a un decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, nei confronti di un pregiudicato, Sorvegliato Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, gravemente indiziato dei reati di tentato omicidio, con l’aggravante di avere agito con premeditazione e di aver commesso il fatto per motivi abietti o futili, nonché di detenzione e porto illegale in luogo pubblico di un’arma da sparo. Le indagini, anche di tipo tecnico, condotte dalla Squadra Mobile - Sezione Reati contro la Persona, hanno avuto inizio a seguito del tentato omicidio di un meccanico, incensurato, lo scorso 23 giugno. La vittima era stata accompagnata presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Vittorio Emanuele, dove i sanitari avevano riscontrato una ferita all’emotorace sinistro e ad un arto superiore. Le indagini coordinate dalla Procura Distrettuale della Repubblica hanno permesso di individuare il luogo teatro del fatto in via De Lorenzo, nel rione di San Cristoforo, nei pressi dell’officina meccanica di riparazione motocicli gestita dalla vittima.  Nel sopralluogo nell’officina la Polizia Scientifica rilevava e repertava diverse tracce di sangue. Contestualmente sono stati sentiti la guardia particolare giurata in servizio presso il Pronto Soccorso e l’uomo che aveva accompagnato il giovane meccanico all’ospedale.   Gli uomini della Squadra Mobile nella ricognizione del luogo hanno accertato che non vi erano sistemi di video-sorveglianza rilevandone però uno collocato in una via a poca distanza dall’officina meccanica della vittima, le cui immagini risultavano di rilevante valore probatorio. In particolare dalla visione si notava transitare un individuo, a bordo di una bicicletta di colore scuro, un pregiudicato riconosciuto dagli uomini della Squadra e ritenuto esponente della cosca Cappello-Bonaccorsi. Da un’attenta visione dei filmati è stato rilevato che il soggetto in bici era seguito anche da un giovane alla guida di uno scooter SH 150, di colore bianco, intestato alla figlia del fermato. Trascorso un breve lasso di tempo,  i due soggetti transitavano nuovamente, facendo il percorso inverso.Considerate le circostanze di tempo e di luogo, i poliziotti della Squadra Mobile si sono recati presso l’abitazione del pregiudicato, eseguendo una perquisizione. Sul terrazzo dell’abitazione, sono stati rilevati diversi capi di abbigliamento stesi ad asciugare, insieme ad un borsello di colore blue ancora gocciolante. Tra questi, i poliziotti hanno rinvenuto un paio di jeans, una camicia ed un borsello perfettamente coincidenti con l’abbigliamento indossato dal soggetto  in bicicletta. L’attività di ricerca delle prove è proseguita, con l’ausilio di Unità Cinofile, presso una stalla-deposito sita nel rione San Cristoforo, nella disponibilità del fermato. Qui sono stati rinvenuti e sequestrati n.4 bossoli  cal.38 ed una bicicletta elettrica di colore grigio scuro, corrispondente a quella riprodotta nei fotogrammi. Le indagini hanno permesso di appurare che, la mattina del 23 giugno, presso l’officina di riparazione motocicli della vittima si era verificata una violenta lite tra il genero del fermato, che vi si era recato per riparare lo scooter della moglie, ed il giovane meccanico. La discussione era degenerata fin quando i due sono venuti alle mani. La circostanza della lite presso l’officina è staqta confermata dalla figlia e dal genero del fermato il quale, in effetti, presentava una ferita lacero-contusa alla testa. Alla luce degli indizi di colpevolezza raccolti a suo carico, in data 26 giugno 2018 la Procura Distrettuale della Repubblica, ha emesso  decreto di fermo.

21/07/2018
(modificato il 23/07/2018)
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