Salute d'estate: i consigli del medico

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L'uomo tende a mantenere una temperatura corporea costante. Molte delle attività svolte dal suo fisico, tra cui anche la digestione, tendono a produrre calore che deve poi essere smaltito.

I meccanismi con cui un corpo vivente cede calore rispondono alle normali leggi della termodinamica. Si perde calore attraverso 4 meccanismi principali: contatto con oggetti (conduzione) o con l'aria circostante (convezione), attraverso l'emissione di onde elettromagnetiche (irraggiamento), o cedendo calore all'acqua prodotta attraverso la sudorazione (evaporazione).

La temperatura o l'umidità dell'ambiente possono però rendere questi meccanismi non del tutto efficaci. Se la temperatura esterna è superiore a quella corporea infatti conduzione, convezione e irraggiamento diventano del tutto inefficaci e l'unico metodo per perdere calore rimane l'evaporazione del sudore. Ma in condizioni di elevata umidità anche quest'ultimo meccanismo può perdere efficacia.


Se i meccanismi di termodispersione diventano inefficaci il corpo aumenta la propria temperatura e può andare incontro a fenomeni legati all'ipertermia quali i crampi da calore, l'ipertermia semplice e il colpo di calore.

I crampi da calore avvengono in seguito ad un lavoro muscolare intenso e si presentano come contrazioni involontarie dei muscoli più affaticati. I crampi rispecchiano un'alterazione dell'equilibrio tra liquidi e sali corporei, che avvengono in condizioni di impoverimento di fonti energetiche (glicogeno muscolare).


L'ipertermia semplice riflette uno scarso adattamento cardiocircolatorio rispetto all'aumento della temperatura dell'ambiente esterno. Si manifesta con emicrania, stordimento, debolezza, pressione bassa e un polso arterioso piccolo e frequente.

Il colpo di calore è più grave e può mettere in pericolo di vita. E' dovuto a un sovraccarico dei meccanismi di termoregolazione che diventano insufficienti. Si riduce la secrezione di sudore, la pelle si presenta calda e secca e la temperatura corporea profonda può arrivare a 41,5° C.

La disidratazione e l'aumento della temperatura possono danneggiare il sistema nervoso, il paziente può perdere lucidità fino a diventare incosciente. In questi casi bisogna procedere rapidamente al raffreddamento del corpo attraverso applicazione di ghiaccio, immersioni in acqua e frizioni con alcool che evaporando facilita la perdita di calore.

  • E' meglio evitare di fare attività fisica nelle ore più calde della giornata e in ambienti troppo umidi. Bisogna bere abbondantemente e reintegrare sali minerali prima, durante e dopo le sedute di sport. Anche l'alimentazione può essere d'aiuto: consumare pasti piccoli e leggeri, per non sovraccaricare l'apparato digerente; prediligere frutta e verdura cruda che contengono acqua, vitamine e sali minerali.
06/08/2013
(modificato il 16/09/2019)
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