Poliziamoderna@Giffoni45: Walter Veltroni presenta I bambini sanno

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Veltroni

Fra gli ospiti del Giffoni Experience 2015 anche Walter Veltroni, che ieri pomeriggio ha incontrato i giurati del Festival a seguito della presentazione del suo documentario I bambini sanno, proiettato la sera del 22 luglio.


Il film cerca di raccontare senza filtri la visione del mondo da parte di bambini, dalle diverse età e esperienze, che rispondono alle domande del regista. Le domande riguardano il più delle volte questioni familiari, sentimentali, religiose e sociali. Tutto ciò allo scopo di vedere il mondo che gli adulti conoscono dal punto di vista, sincero, dei bambini.
 Questo è stato l'argomento principale dell'incontro fra Veltroni e i giurati che hanno dimostrato di aver apprezzato il documentario. Veltroni ha sottolineato il forte ottimismo dei bambini dicendo: «Non conosco bambini pessimisti. Sono stato nei reparti di oncologia degli ospedali e ho visto bambini malati di leucemia capaci di sopportare il dolore, che non si piegano davanti a esso». Quest'attitudine positiva, ha detto, fa parte di un'età che non conosce ancora il pessimismo, che non ha ancora subito delusioni. I bambini credono nella possibilità di un mondo migliore. 


L'ospite ha sottolineato l'elemento della sincerità nel proprio documentario. Questa sincerità è dovuta innanzitutto al fatto che i bambini non sapevano che domande gli sarebbero state fatte, poi non erano presenti i genitori, nei quali cercare conferme e infine tutte le interviste si sono svolte nelle loro camerette, in cui ovviamente si sentivano a loro agio.
Veltroni ha anche espresso una sua opinione sulla società contemporanea che definisce "Società dell'Alzheimer", una società dunque che ha un pessimo rapporto con la memoria, che dimentica con facilità il passato. Il rapporto con la memoria è invece importante per capire chi siamo oggi e l'ospite ha proseguito dicendo: «Se viene meno la memoria, sia individuale che collettiva, siamo finiti. Nella velocità di oggi c'è spesso perdita di senso».



Sara Formisano

24/07/2015
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