Magistrati della DNA in visita ai laboratori della scientifica

CONDIVIDI

I laboratori del Servizio della Polizia scientifica sono stati visitati dal procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo Franco Roberti e da una delegazione di procuratori aggiunti della DNA.

Il direttore della Direzione centrale anticrimine Vittorio Rizzi e i direttori dei servizi che ne costituiscono l’articolazione, hanno illustrato agli ospiti la nuova organizzazione della DAC e le linee operative e strategiche del settore anticrimine nel campo della prevenzione, della polizia giudiziaria, dell’analisi, della ricerca scientifica e dell’innovazione.

Sono stati inoltre evidenziati i numerosi progetti volti ad ottimizzare la qualità del lavoro dei 14 Gabinetti Regionali e Interregionali, dei Gabinetti Provinciali e dei Posti di segnalamento, a supporto degli uffici investigativi su tutto il territorio nazionale.

La successiva visita ai laboratori è iniziata con la genetica forense per la centralità assunta dalle analisi sul DNA per l’individuazione dei criminali. È proseguita con la sezione AFIS e le modernissime strumentazioni che gestiscono tutto il patrimonio dei cartellini fotosegnaletici al servizio anche delle altre forze dell'ordine e degli omologhi uffici stranieri.

È seguita, poi, la tappa al laboratorio che si occupa delle impronte latenti, dove si opera con le tecniche più avanzate per esaltare le tracce isolate in sede di sopralluogo sulla scena del crimine. Grande interesse ha suscitato la sezione delle indagini elettroniche con le tecnologie che ogni giorno consentono di risolvere anche i crimini più efferati grazie alle tracce digitali.

L'incontro si è concluso con la visita al balipedio di recentissima realizzazione, dove sono state presentate anche le sofisticate tecnologie per la ricostruzione delle traiettorie dei colpi d'arma da fuoco.

 

15/09/2017
Parole chiave:
polizia scientifica - evento