Catania: decapitato il clan mafioso dei Scalisi

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Eseguite questa mattina a Catania 36 misure cautelari in carcere per i reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, tentato omicidio, estorsione, rapina, furto, ricettazione, reati in materia di armi, danneggiamento, con l´aggravante di aver commesso il fatto in nome e per conto del clan Scalisi. Altre tre persone appartenenti alla stessa associazione sono attualmente ricercate.

Le indagini condotte dalla Squadra mobile e dal Commissariato di P.S. di Adrano dal novembre 2014 al giugno 2016, hanno consentito di decapitare i vertici del clan Scalisi, legato alla famiglia mafiosa Laudani di Catania, che teneva in pugno il territorio di Adrano.

L’attività investigativa, sviluppata anche grazie alle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, ha evidenziato come la "famiglia" sottoponeva sistematicamente ad estorsione la gran parte delle attività commerciali del territorio adranita, soprattutto nel mercato ortofrutticolo, all’interno del quale, non solo ogni titolare di box era tenuto a pagare una somma mensile, ma doveva versare un dazio per accedere, per scaricare la merce o acquistare all’ingrosso.

Attraverso le intercettazioni è stato inoltre accertato che, dopo un lungo periodo di aperta conflittualità tra le consorterie Scalisi e Santangelo -“Taccuni” che si contendono il controllo delle attività illecite nel comprensorio di Adrano, era stata raggiunta un’intesa tra le due organizzazioni le quali, oltre a spartirsi equamente i proventi di alcune estorsioni, erano impegnate anche in altri affari comuni.

11/07/2017
Parole chiave:
mafia - arresti - catania - estorsione