Operazione Spartacus: gli "schiavi" si ribellano

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Donna costretta alla prostituzione

L'hanno chiamata Spartacus proprio per rendere l'idea dello schiavo che si ribella ai suoi sfruttatori. Si tratta di un'operazione della Polizia di Stato contro la tratta di esseri umani che si è svolta in tutta Italia e ha portato all'arresto di 784 persone.

Quattro mesi di indagini
Abusi e violenze inaudite e raccapriccianti si consumavano sulla pelle di numerose ragazze, anche minorenni, costrette a prostituirsi e completamente sottomesse ai loro sfruttatori. Violenze emerse nel corso delle indagini condotte dalle squadre mobili di 32 questure e coordinate dal Servizio centrale operativo (Sco) della Direzione centrale anticrimine (Dac). L'attività investigativa, partita lo scorso ottobre, si è svolta in 17 regioni e 32 province con il coinvolgimento degli Uffici Immigrazione e di polizia Amministrativa e con l'aiuto di polizia stradale e ferroviaria. "Con una strategia di contrasto mirata siamo riusciti ad arrestare 784 persone, a denunciarne 1311. Gli immobili sequestrati sono 22" ha detto Gilberto Caladrozzi direttore dello Sco sottolineando che alcune indagini sono ancora in corso.

Il coraggio di denunciare
Il merito maggiore va alle ragazze che hanno trovato il coraggio di ribellarsi ai loro aguzzini che con belle promesse le avevano fatte arrivare in Italia e poi obbligate ad una vita davvero orrenda. Dodici ore sul marciapiede per riuscire a raggiungere la cifra senza la quale non potevano tornare a casa. Costrette ad avere rapporti non protetti e soprattutto ad averli anche fino al sesto mese di gravidanza. Questo sono solo alcuni esempi di quello che ha raccontato il commissario Chiara Giacomantonio della sezione minori della Sco. Alcune della ragazze coinvolte avevano solo 16 anni. Ben 45 ragazze, grazie allo loro collaborazione alle indagini, sono riuscite ad ottenere il permesso di soggiorno per motivi di protezione sociale (art. 18 del decreto legislativo 286/98).

Chi sono gli aguzzini?
I loro sfruttatori provenivano soprattutto dai paesi dell'Est europeo, ma ci sono anche numerosi africani. Dei 784 arrestati 764 sono stranieri così come 1224 su 1311 denunciati. Con false promesse di lavori come quelli di baby sitter o badante facevano arrivare le ragazze in Italia, "approfittando - spiega Francesco Gratteri, direttore della Dac - dell'assoluto stato di povertà in cui vivevano nel paese di origine". Nei casi delle ragazze africane, in particolare nigeriane, la sottomissione era ottenuta grazie ad alcuni riti magici - i cosiddetti riti Voodoo. Ribellarsi significava temere il peggio per la propria famiglia.

Dei 22 immobili sequestrati 15 sono abitazioni private, usate per avviare le ragazze alla prostituzione; 4 sono locali notturni, 2 laboratori tessili e 1 parrucchiere.

Un Osservatorio contro lo sfruttamento della prostituzione

"Il traffico di donne, e in particolare di minori, a fini di prostituzione è uno dei reati più ignobili" ha detto, a commento dell'operazione, il ministro dell'Interno Giuliano Amato. Combattere lo sfruttamento della prostituzione è una delle priorità del suo Governo. E proprio con questo obiettivo è stato istituito pochi giorni fa, presso il Dipartimento della pubblica sicurezza, un " Osservatorio sulla prostituzione e sui fenomeni delittuosi ad essa connessi".
24/01/2007
(modificato il 19/12/2007)
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